Vittoria Casa: nuovo deputato per Cefalù e le Madonie

E’ nata a Bagheria ed ha 59 anni. Vittoria Casa è stata eletta alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Bagheria. A Cefalù ha ricevuto 3.321 voti delle sue 55.065 preferenze che le hanno consentito di essere eletta per il Movimento 5 stelle. Vittoria Casa è un Dirigente scolastico. Pubblichiamo l’intervista che ci ha rilasciato durante la campagna elettorale.

Quali impegni assume, prima delle elezioni, per il dimenticato territorio che da Cefalù si estende fino alle Alte Madonie.
Penso che il forte impegno che possiamo e vogliamo assumere sia il diritto di ogni territorio di trovare voce nelle istituzioni e di essere adeguatamente rappresentato. Una voce non sporadica e occasionale ,ma costante e continua ,che dia visibilità e trovi soluzioni a problematiche che da decenni affliggono i nostri  territori. Nel caso specifico sarà obiettivo prioritario che l’intero comprensorio madonita sia protagonista di politiche di governance regionali e nazionali che puntino in modo sistemico da un lato a superare criticità ataviche,penso per es. al sistema della viabilità,dall’altro alla valorizzazione delle potenzialità ,inclinazioni e vocazioni territoriali. Le opportunità e le potenzialità di questo comprensorio sono infatti  talmente importanti  che non si può non considerare che qualsiasi ipotesi di sviluppo nella nostra regione passi anche dalla centralità di questo territorio.

Da Deputato della Repubblica italiana come intende vigilare sul territorio di Cefalù e delle Madonie?
Nel modo in cui da sempre i portavoce del movimento 5 stelle interpretano il ruolo di rappresentante all’interno delle istituzioni. Sarà continuo il contatto diretto e senza intermediazioni o filtri con la cittadinanza, elevato e attivo l’impegno e l’ascolto,costante il contatto con le istituzioni locali, a qualsiasi livello, sostenendone i percorsi e le iniziative virtuosi.

Cefalù è senz’acqua potabile dal 17 giugno 2016. Intende assumere qualche impegno per ridare dignità a questa città e far tornare a scorrere acqua potabile dai rubinetti delle abitazioni di chi vi risiede?
Il problema idrico è da sempre, e lo è ancor di più in questo particolare momento storico, una vera e propria emergenza legata in primo luogo ad una serie di scelte incomprensibili e ad evidenti ed ingiustificati ritardi nella gestione delle infrastrutture.. Il principale imputato è senza dubbio il Governo Regionale, incapace di programmare con serietà e lungimiranza interventi finalizzati innanzitutto al rispetto dell’esito referendario in tema di pubblicizzazione delle risorse idriche. Garantire adeguati investimenti nel campo della manutenzione ordinaria e straordinaria degli invasi, degli acquedotti e delle condotte di trasferimento sarà l’obiettivo prioritario che porteremo avanti in quest’ambito

I comuni delle Madonie da diversi anni sono collegati attraverso strade per nulla percorribili. Quale impegno assume per cambiare questa situazione?
Il problema è legato ai mancati stanziamenti, prima statali e poi regionali destinati alla città metropolitana di Palermo ed in generale alle ex provincie regionali. Anche qui si paga la mancata lungimiranza e programmazione dei Governi, sia nazionale che regionale, che hanno amministrato in questi ultimi anni. Promuovere un piano di adeguamento del sistema viario sarà determinante per lo sviluppo economico di questo territorio .

I giovani lasciano Cefalù, e i comuni delle Madonie, perché non vi trovano un lavoro dignitoso? Pensa che una volta Deputato cambierà qualcosa per i nostri giovani?
Il nostro ruolo sarà sicuramente quello di promuovere politiche di sviluppo concrete e fattibili. Ho trascorso la mia intera vita a contatto con il mondo dell’educazione e della formazione , mi sono sempre spesa per i giovani e vedere sempre più negata loro ogni possibilità di realizzare il proprio progetto di vita nel nostro territorio è veramente frustrante. Occorre invertire la rotta “qui ed ora” investendo sull’’innovazione,sulle energie rinnovabili,sulla valorizzazione del territorio, dalla creazione delle zone franche montane alla creazione di musei a cielo aperto.

Le Madonie sono un museo a cielo aperto. Cosa propone per rompere con il campanilismo che penalizza il territorio e lanciare un vero e proprio sistema Madonie.
Occorre iniziare a pensare in termini di sistema e non più di piccole realtà territoriali. Soltanto se si opera questo cambiamento culturale si potrà creare vero e reale sviluppo, lavorando in termini di territorialità allargata e macro sistemi territoriali si potrà lanciare un sistema economico culturale vincente che veda al centro dell’offerta tutte le Madonie

Quali impegni assume per il rilancio dell’ospedale Giglio di Cefalù e per quello di Petralia Sottana.
Il diritto alla salute dei cittadini è un diritto sancito dalla Costituzione e come tale va garantito a tutti. Non è concepibile che tali diritti in particolari territori, come quello delle ALte Madonie, segua criteri di economicità invece che di tutela della salute dei cittadini. Occorre non solo mantenere il presidio ospedaliero di Petralia Sottana ma potenziarlo con l’istituzione del reparto di cardiologia, del reparto di ortopedia e traumatologia, con il mantenimento del punto nascite. La difficile situazione della viabilità, la conformazione territoriale dell’ampio comprensorio sono condizioni ineludibili che dovranno indurre il Governo Regionale e Nazionale a potenziare tale struttura ed in questa direzione andrò il mio impegno. Per quel che riguarda il Giglio di Cefalù è innegabile che esso rappresenti un presidio ospedaliero di eccellenza che va mantenuto  e potenziato. Di pari passo particolare cura e attenzione sarà posta al controllo delle buone prassi e alla lotta agli sprechi della spesa pubblica

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