Al Simposio degli artisti, che si è svolto fra le strade del centro storico cefaludese nell’ultimo fine settimana, si è parlato anche di disabilità. Ad affrontare il tema è stato lo scultore Luigi Aricò che, sempre sensibile alle problematiche sociali, in piazza Crispi, dove ha allestito il suo punto di incontro con la gente, ha costruito un’opera assai singolare che rimanda proprio ai problemi della disabilità. Un uomo su una sedia a rotelle e il tutto costruito, come è nello stile di Aricò, con materiali riciclati. «Ho realizzato l’opera – racconta Aricò – rappresentando il riconoscimento dei disabili perché per me è una provocazione contro tutta la società e l’ho fatta di proposito per sensibilizzare l’opinione pubblica e per l’indipendenza che hanno verso i disabili compreso anche tutte le istituzioni». E’ stata realizzata con materiali di riciclo. In questo caso sono state usate le zappette dismesse delle moto zappe che ormai come materiale è un segno di riconoscimento di Aricò. «In piazza dove mi metto ogni anno per motivi di spazio – continua lo scultore – riscontro tanto interesse da parte di tanti turisti che per l’occasione girano per le varie strade dove anche altre postazioni partecipano al simposio. Ho notato che con la mia scultura ho dato un buon segnale alla gente perché provavano interesse per l’arte e per il significato». A dimostrazione di questo il fatto che una persona in carrozzella ha voluto dialogare con Aricò. «Mi diceva che tante persone nelle sua stessa situazione non escono di casa perché incontrano tante barriere architettoniche. Altre persone mi chiedevano di fotografare l’opera. Spero che il messaggio che ho voluto lanciare vada a colpire e sensibilizzare tante persone e non solo». Tra i prossimi impegni di Aricò ve ne sono due di particolare importanza. Il primo a marzo quando il 25 sarà a Roma, all’Altare della patria, per partecipare alla triennale. Un comitato tecnico scientifico lo ha selezionato con l’opera il cane, realizzata sempre con le zappette reciclati. E da non dimenticare il fatto che ad Aricò arrivano sempre inviti e proposte anche per gli Stati Uniti.