Un gol di Biraghi rilancia l’Italia

che il 17 novembre a Milano contro il Portogallo si gioca il primo posto della Final Four. Una vittoria (1-0) che arriva al termine di una partita incredibile. Bellissima, l’Italia, che sbanca lo stadio di Chorzow: due traverse colpite nel primo tempo da Jorginho e Insigne, almeno sette occasioni da gol, novanta minuti dominati e giocati con grande personalità. E’ l’Italia di Mancini, quella che aveva già lanciato segnali di ripresa mercoledì scorso a Genova nell’amichevole contro l’Ucraina.
Il Ct, infatti, non cambia e conferma la squadra riproponendo il 4-3-3 e il tridente con Bernardeschi, Insigne e Chiesa chiamati a continui cambi di posizione. Ed è da subito un’Italia convincente, con l’atteggiamento giusto, corta ed aggressiva. Passano appena 52 secondi ed arriva il primo brivido quando gli Azzurri vanno vicinissimi al vantaggio con Jorginho, che colpisce in pieno la traversa quasi all’incrocio dei pali.

All’8’ tocca ad Insigne che cerca il pallonetto, ma il suo tiro finisce alto. La squadra di Mancini fa girare bene la palla e va continuamente in pressing, mettendo in difficoltà la Polonia con ripetuti inserimenti a sorpresa dalle retrovie. Al 24’ finisce di poco al lato una conclusione di Bernardeschi, servito da Chiesa. E ancora: al 30’ azione spettacolare sull’asse Chiesa-Insigne ed è di nuovo traversa; al 33’ grande parata di Szczesny su Jorginho; al 36’ il portiere polacco si supera deviando in angolo un colpo di testa di Chiellini e al 44’ nega il gol a Florenzi. Almeno cinque chiare occasioni da gol per l’Italia prima della chiusura del primo tempo: il gioco c’è, manca solo il risultato che serve per non correre rischi.
Ma dopo l’intervallo si presenta in campo un’altra Polonia che, passando al 4-4-2, ritrova la sua compattezza e costringe gli Azzurri a cambiare atteggiamento. Con la squadra più corta ed aggressiva, i padroni di casa oltre a difendersi pensano anche ad attaccare e al 13’ chiamano Donnarumma ad un doppio intervento. Risponde Chiesa al 16’ con un tiro a giro alto sul secondo palo e al 20’ una bellissima azione dell’Italia viene interrotta dall’arbitro Skomina per fuorigioco.

E’ sempre pericolosa, la squadra azzurra, ma il gol non arriva neppure al 26’ quando gli Azzurri falliscono l’ennesima occasione con Bernardeschi che, servito sul corto da Chiesa, spedisce fuori. Due minuti dopo una disattenzione avvia il pericoloso contropiede della Polonia con Grosicki che si presenta solo davanti a Donnarumma, bravissimo a rispondere.

Al 35’ Mancini effettua il primo cambio, inserendo l’attaccante dell’Udinese Lasagna – undicesimo esordiente nella Nazionale dell’attuale ct – al posto di Bernardeschi e a 6 minuti dal termine manda in campo Piccini al posto di Florenzi. Ultime chances, gli Azzurri non mollano, sanno di meritare di più e il successo arriva in pieno recupero: su calcio d’angolo, Lasagna spizza il pallone in area, Biraghi appostato sul secondo palo infila. Esplode la gioia con dedica all’indimenticato Davide Astori, compagno di Biraghi nella Fiorentina e di tutti i giocatori Azzurri.

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