Nel decimo anniversario della sua morte ricordiamo la giovane artista che nei suoi pochi anni di vita ha fatto sognare Cefalù. E’ Maria Elisa Di Fatta. In arte Mara Eli, secondogenita di Salvatore e Nunziella Cicero, nasce a Palermo il 23 maggio 1974. Vive a Cefalù in Via Veterani , una delle strade più antiche della cittadina normanna, con i genitori, il fratello Francesco ed i nonni materni Pasquale Cicero e Anna Vazzana. Alla tenera età di sei anni comincia a muovere i primi passi in ambito artistico con lo studio del pianoforte. La sua vera passione si manifesta in seguito alla prematura scomparsa dello zio materno, il maestro Salvo Cicero, violinista di fama internazionale, il quale le diceva ripetutamente “queste sono mani da violinista”. L’amore per il violino viene rivelato in un tema scolastico e nello stesso la bambina confida segretamente di non poter svelare questa sua passione in famiglia per non dare ulteriore dolore alla nonna Anna e alla mamma Nunzia che ancora piangevano la scomparsa del loro amato figlio e fratello.
Salvatore e Nunziella venuti a conoscenza della passione per il violino della loro bambina la iscrivono al Conservatorio V. Bellini di Palermo. Maria Elisa entra nella classe di violino del M° Antonio Mameli che fu il primo alunno dello zio Salvatore. In seguito si perfezionerà a Roma con Rodolfo Bonucci. Nel frattempo Maria Elisa si diletta nel canto da autodidatta ed all’età di 10 anni vince il suo primo Concorso canoro. Il suo carattere forte, solare, risoluto e intraprendente la porta a partecipare a diversi concorsi nazionali tra i quali il Festival dei Giovani Teen Ager Italy, una Voce per l’Europa, l’Astro d’Argento. Conquista diverse volte volte il primo posto in classifica e partecipa all’edizione di Sanremo Famosi nell’ottobre del 1993, al Festival di Castrocaro nel 1994, in cui fu ospite della serata Mino Reitano. Nel 1994 partecipa alle riprese del film “Mario e il mago” a Cefalù. Nel Capodanno del 1995 canta all’Hotel Costa Verde di Cefalù duettando con la grande artista Mia Martini. Nel 1998 partecipa alla diretta televisiva della trasmissione su Rete 4 “La domenica del villaggio”, presentata da Davide Mengacci e Rosita Celentano.
Dopo la maturità classica il 16 settembre del 2000 consegue il diploma in violino. Si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università di Palermo ma non porta a termine gli studi perchè entra presto nel mondo dello spettacolo. Comincia una serie di concerti da violinista in giro per la Sicilia accompagnata dal fratello Francesco al pianoforte. “Mamma fammi cantare ed io ti faccio viaggiare”, questo è ciò che la giovane artista dice a mamma Nunziella che sin da piccola l’accompagnava nei vari concorsi in Italia. Gli studi canori proseguono in ambito lirico con Elizabeth Lombardini Smith e Doris Andrews a Roma. Segue corsi di perfezionamento come professore d’orchestra al Teatro Lirico Sperimentale A. Belli di Spoleto e all’Accademia Teatro alla Scala di Milano. Collabora per diverse produzioni artistiche. Tante soddisfazioni e situazioni che la vedono protagonista sia in territorio nazionale che internazionale: a Barcellona, a Gerusalemme e perfino in Giappone, passando per Tokyo, Sapporo, Osaka e Hiroshima. Presenta l’opera di Mozart “Le Nozze di Figaro”, esperienza vissuta in compagnia dell’orchestra del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, raggiungendo il tutto esaurito e restando in Oriente per venti giorni. Entra a far parte dell’Associazione per la musica antica “Antonio Il Verso”, con la quale si esibisce a Gerusalemme, sotto la sindacatura di Leoluca Orlando, e con cui partecipa alla realizzazione ed incisione discografica di diverse opere. Suona durante più concerti di Amedeo Minghi, canta nel film “Il regista di matrimoni” di Marco Bellocchio e nei saloni del Municipio di Vienna in occasione del Capodanno 2007. Canta come solista con l’orchestra Sinfonica Siciliana, al Teatro Bellini, al Teatro Massimo e Politeama di Palermo. Con il The Brass Group, interpreta anche brani popolari siciliani in chiave pop/jazz. Entra in collaborazione con Alfredo Lo Faro, con cui fonda l’orchestra “Made in Sicily”. La direzione è affidata al maestro Riina e coinvolge 104 tra i migliori musicisti siciliani, tra i quali Milici, Mascellino, Nicolosi, Giordano, Buzzurro e Cafiso, il cui debutto con tutto esaurito avviene il 15 maggio 2007. È la voce solista di questa orchestra, cantando 12 di 14 canzoni del disco “Made in Sicily-The songs”, che conquista in due mesi le vette delle classifiche, raggiungendo presto il disco di platino.
I fratelli Muccino chiedono a Mara la colonna sonora del film “Io ricordo”, che scrive con il chitarrista Buzzurro. La sua più grande fonte di ispirazione è sicuramente la sua amata terra sicula, tanto amata, ma non fioriera di opportunità artistiche, come lei stessa dichiara nel luglio 2004 su “La Repubblica”. Nonostante la possibilità e la soddisfazione di viaggiare molto, non rinnega mai la sua terra, esprimendo durante un’intervista: “Ritengo sia bello tornare sempre al luogo di origine”. Le canzoni tradizionali vengono cantate in chiave melodica, talvolta pop/jazz, rilanciando la canzone tradizionale popolare siciliana. Assume anche il ruolo di Direttore artistico dell’Associazione Siciliana Musica per l’Uomo, fondata nel 1991. Segue un coro di voci bianche. Canta e suona in occasione di matrimoni, convention, collabora con l’ensemble musicale della scuola media Rosario Porpora di Cefalù e partecipa inoltre a innumerevoli concerti di solidarietà, come quello che si sarebbe dovuto svolgere il giorno successivo alla sua morte al Metropolitan di Palermo, in una serata siglata Telethon. L’ultimo suo concerto si svolge il 5 ottobre 2008 , nella sua amata Cefalù, in occasione di una serata in memoria del compositore cefaludese M° Vincenzo Curreri, collaborando anche con il figlio dello stesso, Totuccio Curreri.
Dal cuore pieno di gioia e dall’animo nobile aveva espresso di non volere un soldo, ma piuttosto lasciare il suo guadagno ai ragazzi che avrebbero voluto studiare, sottolineando la sua passione per la musica, fine a se stessa. L’ultimo periodo della sua vita la vede impegnata nella scrittura di una canzone che avrebbe dovuto cantare al Festival di Sanremo. Questo suo progetto viene però stroncato dalla tragica morte prematura, a causa di un incidente stradale sulla Statale 117 , l’8 dicembre 2008. Non fa in tempo ad arrivare a casa e poter comunicare in famiglia la notizia appena ricevuta di essere stata presa per partecipare a Sanremo 2009, in cui avrebbe dovuto duettare con Bocelli e presentare quello che oggi rappresenta il suo ultimo capolavoro “Come un angelo”: una canzone quasi premonitrice che recita “Cercami sopra una nuvola blu e vedrai gli occhi miei, sentirai il mio cuore battere ancora poiché l’anima vive per l’eternità”.
Un’altra canzone a cui si dedica negli ultimi mesi è destinata al nuovo Festival della Canzone Siciliana: “Lassiti ballari”, che narra la storia di una donna volata a miglior vita che incita alla vita e all’amore, sintetizzando il suo modo di essere. Oggi il suo nome è legato anche ad un concorso musicale che si tiene annualmente, per gli studenti siciliani dei conservatori di musica e per gli istituti di alta formazione musicale. Nel 2010 le viene inoltre dedicato un Premio di pittura. Viene ricordata come Ambasciatrice della Canzone Siciliana nel mondo e come Ambasciatrice di Sicilianità, titolo voluto dal Governatore Lions Franco Amodeo. La morte della giovane viene associata a quella dello zio Salvatore Cicero, morti tragicamente e prematuramente l’uno il 3 agosto, in onore dei festeggiamenti del protettore della cittadina, il SS Salvatore, e l’altra l’8 dicembre, nella giornata dell’Immacolata, Patrona di Cefalù. Durante un’intervista per Cefalunews lei afferma di avere in cantiere per il futuro una tournée nel mondo, in Australia e in America, anche se il suo unico progetto di vita è cantare e suonare incondizionatamente. Il suo amore sconfinato per la musica adesso vive nel figlio Marco, a cui ha trasmesso la sua stessa vivacità e la sua vena artistica, suona infatti il pianoforte.