Traslocare con bambini piccoli: è davvero difficilissimo come sembra?

Pianificare un trasloco può sembrare la più faticosa delle imprese, soprattutto se si hanno bambini piccoli. In verità, affrontare serenamente questa esperienza è possibile: basta darsi una precisa organizzazione e puntare sul coinvolgimento di tutti i componenti della famiglia. Molti scelgono di accelerare i tempi del trasferimento, ma questa soluzione si rivela, nella maggior parte dei casi, alquanto dannosa. Esiste, allora, un modo per traslocare senza commettere sbagli? È possibile cambiare casa senza arrecare stress ai propri bambini? Nella guida che segue cercheremo di rispondere in maniera esaustiva a tali interrogativi.

Da dove cominciare con il trasloco

Il trasloco con figli piccoli non è difficilissimo come si può pensare, ma è comunque un passo da affrontare con cautela e responsabilità. Si tratta, infatti, di un cambiamento che può risultare traumatico per i bambini, se non gestito nei tempi e nei modi giusti. Abbandonare un ambiente familiare e misurarsi con una nuova realtà non è sempre semplice e questo vale sia per i più piccini sia per gli adulti.

Preoccuparsi in ogni caso non serve. Le tensioni e le difficoltà legate al trasferimento possono essere arginate con un’attenta pianificazione che può essere effettuata senza problemi con i consigli e il supporto di www.specialistitraslochi.it. In tal senso, si comincia con l’individuazione del momento più adatto al trasloco. È, questa, una valutazione che deve basarsi principalmente sull’età dei propri figli: se questi ultimi sono in età prescolare, è consigliabile effettuare il trasloco nel pieno della stagione primaverile; se, invece, i bambini sono già in fase scolare, è opportuno cambiare casa prima dell’avvio dell’anno scolastico in maniera tale da facilitare il loro inserimento nel nuovo contesto. La scelta del periodo giusto per traslocare rappresenta un ottimo punto di partenza, ma per far sì che il trasferimento non sia troppo gravoso per i bambini, occorre fronteggiare al meglio tutti e 3 i momenti nodali di quest’ultimo, ossia:

  • preparazione del trasferimento;
  • trasferimento vero e proprio;
  • post-trasferimento.

Qui di seguito ci occupiamo delle 3 fasi, fornendo un vademecum di preziosi consigli per ognuna di esse.

Preparazione del trasferimento con i bambini

La fase di preparazione del trasloco, quella più complessa e delicata, si articola in diversi step. Come primo passo, è necessario comunicare ai propri bambini l’intenzione di trasferirsi in un’altra casa e spiegare loro sia le motivazioni della scelta sia i possibili vantaggi derivanti dal trasferimento. A tal fine si dimostrano efficaci due strategie:

  • parlare in modo chiaro, utilizzando un linguaggio adeguato all’età e al carattere dei bambini;
  • stimolare la curiosità dei piccoli attraverso una positiva presentazione delle caratteristiche e dei punti di forza della nuova casa; in questo frangente, può essere utile ricorrere a delle foto o accompagnare i propri bimbi in un mini tour della futura abitazione.

La reazione dei bambini all’imminente trasloco è strettamente legata alla loro età. I bambini piccoli, che non hanno ancora intrecciato solidi rapporti di amicizia, sono più portati ad accettare di buon grado i cambiamenti. Diverso è invece il discorso per i bambini/preadolescenti già alle prese con la vita scolastica: per loro cambiare casa o addirittura città, può significare staccarsi da affetti importanti o avere timore di non riuscire a costruire nuovi legami. Alla luce di quanto detto, è fondamentale coinvolgere i bambini in tutte le decisioni che riguardano il trasloco e prestare attenzione alle loro necessità.È altresì importante semplificare il processo di ambientamento dei piccoli nella nuova casa e nel nuovo quartiere: è bene, dunque, conoscere preventivamente la collocazione di strutture come scuole, palestre, ludoteche, parchi, cinema e così via.

Il secondo step della fase di preparazione del trasloco può essere rappresentato dall’organizzazione di una “festa d’addio“. Non si tratta di mettere in piedi un evento all’insegna della tristezza, bensì di far capire ai propri figli che è giunto il momento di chiudere con il passato e di intraprendere un nuovo ed entusiasmante capitolo della loro vita. Arriviamo, così, al momento cruciale che precede il trasloco, ossia la preparazione di scatole e scatoloni. Anche in questo caso, via libera al coinvolgimento dei piccoli: i bambini devono sentirsi partecipi di una parentesi di gioco, devono essere liberi di selezionare gli oggetti e i giochi da portare nella nuova casa e di accantonare quelli rotti o inutilizzati. Riempire le scatole, tra l’altro, stimola la fantasia dei bimbi e li aiuta ad avere un’idea di quella che potrebbe essere la loro futura stanza. Un ultimo consiglio: per limitare i disagi e per rendere il cambiamento meno drastico, si suggerisce di smantellare per ultima la cameretta dei bambini.

Trasferimento vero e proprio

Nonostante la rete pulluli di dritte e blog a tema, la fase di trasferimento resta sempre la più ardua da affrontare. Tuttavia, per quanto possa essere impegnativo, il trasloco non deve porre in secondo piano quelle che sono le esigenze dei bambini. Due sono, allora, le scelte migliori da fare:

  • ingaggiare una ditta di traslochi qualificata che si occupi dello spostamento di mobili e scatoloni;
  • affidare i propri figli a parenti o persone di fiducia che badino a loro nel tempo necessario a ultimare le operazioni di trasloco (solitamente quest’ultimo richiede un intero giorno).

Completato il trasloco, è bene impegnarsi affinché i bambini si sentano a proprio agio nella nuova casa e soprattutto nel loro rifugio, ossia la cameretta. La stanza dei piccoli andrebbe predisposta per prima, riproducendo il più possibile l’ambiente precedente: in questo modo si riesce ad incentivare nei bambini una sensazione di familiarità con il nuovo spazio. Per quanto riguarda la disposizione dei giochi e le decorazioni della cameretta, è importante lasciare carta bianca ai bimbi. Solo così possono sentirsi parte attiva del cambiamento e pronti per lanciarsi in una nuova avventura!

Post-trasferimento con i bambini

Se una festa di addio segna la fine di un percorso, una di inaugurazione non può che celebrare degnamente un nuovo inizio. Organizzare un piccolo party di inaugurazione, invitando ad esso i vicini, non vuol dire solo creare un’occasione di divertimento e scacciare la nostalgia, ma anche dare ai propri figli la possibilità di stabilire importanti contatti. Nei giorni successivi alla festa, è consigliabile provvedere all’iscrizione scolastica dei bambini e far visitare loro i luoghi principali del nuovo quartiere: inizieranno a sentirli come propri e impareranno ad orientarsi con estrema facilità.

 

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