OMS: La dipendenza da videogame è una malattia

Nota con il nome di Gaming Disorder, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito la dipendenza da Videogame nell’elenco della malattie riconosciute. La notizia arriva dall’Assemblea generale Oms in corso a Ginevra.

In discussione nell’assemblea il nuovo testo che andrà a contenere nuovi codici e nuove definizioni di malattie, in vigore dal 2022, con la sigla Icd-11 andrà ad annoverare anche il disturbo delle condizioni patologiche di gioco, inteso sia come gioco online che off-line.

La priorità al gioco, il suo mancato controllo, la sempre maggiore priorità a ritagliarsi momenti di gioco all’interno della giornata, l’escalation negativa nonostante le conseguenze sulla vita familiare, sulla vita personale e di coppia e sui rapporti con gli altri. Sono queste alcune delle linee guida che vengono indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per affrontare un problema che riguarda non solo i giovanissimi ma anche gli adulti che non riescono a controllare il loro attaccamento ad una serie di attività di gioco.

Con questa presa di coscienza da parte dell’Oms, la questione dei videogiochi e dell’alienazione dell’individuo che trascorre molte ore a contatto con scenari, immagini e luoghi virtuali, oggi con le nuove tecnologie amplificati anche dalle realtà virtuali e 3D, ora anche i medici e gli esperti potranno confrontarsi con questo disturbo. Alcuni numeri presentati nel corso degli incontri a Ginevra sono impressionanti, si stima infatti che almeno il 7% dei giocatori online può essere definito dipendente dal videogioco.

I dati sui videogiochi nel nostro paese.

In Italia, secondo una recente ricerca pubblicata da Aesvi-Gfk, si stimano almeno 29 milioni di videogiocatori, con un numero di ragazzi interessati dal Game Disorder di almeno 270mila unità. Per affrontare il disturbo, crescente, nel 2016 è stato aperto in Italia il primo ambulatorio sulla Dipendenza da Internet presso il Policlinico Gemelli di Roma.

I Sintomi della dipendenza da videogiochi

Dalla Cefalea ai disturbi del sonno, dall’ansia alla depressione, sono alcuni dei sintomi che possono identificare nei ragazzi, e non solo, i disturbi di una condizione patologica da videogioco. La fascia di età maggiormente colpita riguarda i ragazzi a partire dai 12 anni, fino ai 15-16 anni. Maggiormente colpiti sono i ragazzi che non fanno sport e che non riescono ad affrontare nel migliore dei modi il confronto con i coetanei. Non riescono a controllare il desiderio di giocare e tendono ad isolarsi in tutti i contesti, dalla famiglia, allo studio, alle relazioni con gli amici.

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