Gioca a calcio da quando aveva cinque anni. Ha cominciato perché vedeva i ragazzi sotto casa sua che giocavano e si divertivano. Ha voluto provare anche lui e da quel momento non ho più smesso. Il protagonista della storia sportiva di oggi è Giuseppe Santacolomba. Frequenta il secondo anno delle scuole superiori e l’anno scorso con lo Sporting Cefalù, dove gioca, ha vinto il terzo campionato ma anche la classifica dei cannonieri con ventuno gol. Ad aiutarlo nella sua avventura con il calcio sono stati i suoi genitori. «Mi hanno aiutato quando mi hanno iscritto all’oratorio San Francesco dove molti ragazzi come me volevano divertirsi e imparare a giocare a calcio». A farlo crescere nel mondo dello sport è stato Nicola Glorioso. «E’ proprio lui che devo ringraziare – dice – il presidente dello Sporting Cefalù che con voglia e tanto sacrificio ha saputo creare una squadra di calcio per far crescere i ragazzi e dare un’opportunità per lanciarli nel mondo del calcio».
Tanti i momenti belli che ha vissuto durante la sua esperienza sportiva. «La vittoria del campionato – dice – è stato il momento più bello. Dopo un anno di sacrifici e di lotte abbiamo vinto il campionato e siamo stati la squadra più forte della provincia di Palermo». I giorni nei quali si allena sono per lui i più belli della settimana. «A scuola il solo pensiero di andare in quel campo e di divertirsi con i propri compagni di squadra – continua – ti rallegra le giornate. Allenarsi è molto importante se ti vuoi migliorare. Tutto passa dall’allenamento». Il massimo dellla concentrazione per Giuseppe arriva la vigilia di una partita di calcio. «Il giorno prima della partita sono già concentrato. La concentrazione è una delle cose che non deve mai mancare. L’indomani vado al campo e ascolto le indicazioni del mister poi do il massimo nel campo e cerco in tutti i modi di far vincere la mia squadra». In quanto a ringraziare qualcuno che ha avuto un ruolo importante nella sua vita sportiva, Giuseppe Santacolomba tiene a far sapere che il suo grazie va ad una persona particolare. «Vorrei ringraziare l’allenatore Dario Dolce. Mi ha allenato per due anni e mi ha insegnato tutto quello che sapeva. Un mister come lui non si trova da qualunque parte. Devo tutto a lui». E pur di giocare presto fra i professionisti Peppe sarebbe disposto a tutto. «Sarei disposto a dare di tutto per giocare nel futuro fra i professionisti. E’ la cosa che amo più fare. Bisogna allenarsi duramente e non mollare mai. È bello fare una cosa che ti piace e che sogni di fare sin da piccolo. Ci proverò con tutte le mie forze».