Il lungomare piange ma si ride: le tre facce del turismo di agosto

Il lungomare piange ma della sua situazione c’è chi ride. Sono tre le facce del turismo cefaludese in questi primi giorni di agosto. Un giro notturno a Cefalù mostra la città, cosiddetta turistica, spaccata in tre. La prima faccia nella quale ci si imbatte è quella che si vede fra corso Vittorio Emanuele, via Bordonaro, il primo tratto di corso Ruggero passando per piazza Marina e piazza Duomo. Tante persone, tavoli dei ristoranti pieni fino a dopo la mezzanotte, animazione musicale in alcuni locali, negozi di souvenir aperti, strade illuminate, aria di festa. Per chi passeggia nella zona si respira davvero l’aria della città turistica. Si sentono parlare diverse lingue e si tocca con mano cosa significa turismo. E’ una zona della città dove si ride.

La seconda immagine della città turistica, di questi primi giorni di agosto, è quella nella quale ci si imbatte visitando il lungomare. La mancata soluzione, dopo oltre un anno, del problema tavoli sull’area demaniale, infatti, penalizza ancora oggi l’economia della zona. L’assenza di vita sui lidi e la mancata animazione musicale che c’era fino ad un anno fa hanno trasformato il lungomare in una zona poco accogliente per chi trascorre le vacanze a Cefalù. In cambio oggi si ha il primo tratto di lungomare trasformato in parcheggio per motori e la zona è in mano agli ambulanti con i quali sembra ormai persa ogni battaglia. In questa zona viene fuori un’immagine di città turistica dove si piange al pensiero di come era fino a qualche anno fa.

C’è poi la terza immagine della Cefalù turistica di questi primi giorni di agosto. Si ha facendo una passeggiata nel centro abitato a ridosso del centro storico fra la via Roma, la via Prestisimone, via Vazzana. In questa zona della città la vita turistica, ammesso che ne ve ne sia durante il giorno, termina subito dopo il tramonto. Gli esercizi commerciali, in assenza di acquirenti, chiudono presto i propri battenti. Le strade, deserte e senza alcuna vita turistica, sono in balia di alcune automobilisti e motociclisti senza scrupoli.

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