La congestione è uno dei disturbi più comuni dell’estate. Perchè? Il legame è con gli sbalzi di temperatura a cui si va incontro in quella che viene chiamata la «bella stagione». Tra i pericoli di questa stagione c’è la congestione. La conosciamo un po’ tutti per averne sentito parlare quando da bambini le mamme ci vietavano di fare il bagno dopo mangiato.
Cos’è la congestione digestiva
Il disturbo della congestione digestiva se non affrontato tempestivamente può trasformarsi in un grande pericolo per la nostra salute. La congestione digestiva è un disturbo dell’apparato gastrointestinale. Un improvviso cambiamento della temperatura può provocare una diminuzione della quantità di sangue che arriva all’addome causando il rallentamento, o il blocco, dei processi digestivi con la conseguente comparsa di malessere. La congestione digestiva è un disturbo tipico dell’estate e del caldo tanto che il Ministero della Salute, tra le possibili cause dell’ondata di calore, riporta proprio la congestione. Questo spiega il suo manifestarsi in estate, quando è più facile passare dal caldo afoso, magari esponendosi al sole, al freddo di un bel bagno in mare. La congestione può manifestarsi anche in un periodo diverso dall’estate, ma diciamo che nei mesi particolarmente afosi e caldi l’insorgenza del problema è più frequente. Riconoscere i sintomi di una congestione non è difficile.
I sintomi della congestione
Uno dei principali sintomi che fanno sospettare la congestione è il colorito della pelle. Diventa improvvisamente pallida, mentre la persona inizia a tremare, a sudare freddo e ad avvertire spossatezza. I sintomi compaiono in genere nell’arco di pochi minuti: mal di stomaco e bruciore, dolore addominale, senso di nausea se non addirittura vomito e gas intestinale. A questi si abbinano altri problemi: dolore al torace, sudorazione, vertigini, vista annebbiata, mal di testa, debolezza anche grave con senso di svenimento.
I rimedi alla congestione
Di fronte alla congestione la cosa principale da fare è anzitutto evitare di mangiare. E’ assolutamente necessario bere (acqua principalmente), per poter contrastare la disidratazione. Va assunta a piccoli e frequenti sorsi. Nei giorni successivi alla congestione è invece di estrema importanza curare la propria alimentazione, preferendo semi integrali biologici, carne magra, pesce, olio extravergine d’oliva, passati di legumi, uova fresche biologiche, latticini “magri”, frutta e verdura fresche biologiche.
Cosa fare per evitare la congestione: il decalogo
- 1. Evitare di consumare bibite ghiacciate, insalate di riso, frutta, insalate in generale, macedonie e gelati appena tirati fuori dal frigo. Mangiare alimenti che restano fuori dal frigo almeno per un quarto d’ora a temperatura ambiente.
- 2. Se si vogliono bere bibite fredde berle a sorsi molto piccoli e trattenere la bibita in bocca in modo che si scaldi prima di raggiungere lo stomaco.
- 3. Evitare di mangiare sotto il sole. Preferite luoghi ombreggiati e freschi.
- 4. Durante il pasto, e soprattutto durante la digestione, coprirsi sempre la pancia. Si evitano i blocchi alla digestione per improvvisi sbalzi di temperatura e colpi d’aria.
- 5. Non mangiare in acqua. La digestione inizia dopo 10-15 minuti il pasto, pertanto evitare di mangiare direttamente in acqua. Meglio uscire dal mare o dalla piscina e consumare i pasti all’asciutto.
- 6. Dopo il pranzo, aspettare in media dalle due alle tre ore prima di fare il bagno.
- 7. Entrare in acqua lentamente, specialmente dopo una lunga esposizione al sole, avendo cura di bagnare prima la testa, poi l’addome e quindi il petto.
- 8. Regolare il termostato dei condizionatori affinché la temperatura dell’ambiente non sia troppo bassa rispetto alla temperatura esterna. La differenza di temperatura con l’esterno non dovrebbe superare i 5-6 gradi
- 9. Se si è sudati aspettare qualche minuto ad accendere l’aria condizionata per evitare di abbassare troppo rapidamente la temperatura corporea.
- 10. Utilizzare i ventilatori per far circolare l’aria nell’ambiente evitando di rivolgere il flusso d’aria direttamente sul corpo.