Il cioccolato fondente abbassa la pressione sanguigna. Lo dice uno studio del Politecnico di Coimbra pubblicato su «Nutrition» dei mesi di luglio – agosto 2019 alle pagine 175-183. I ricercatori hanno dimostrato che ridurre la pressione sanguigna naturalmente in 30 giorni con cioccolato fondente è possibile. Il cioccolato, quindi, è più sano di quanto si pensi. Normalmente proprio il consumo di cioccolato non è consigliabile per i malati di ipertensione. Come non sono consigliati troppi dolci perché possono portare all’obesità e possono aumentare la pressione sanguigna. Non è così, però, per il cioccolato fondente.
Gli studiosi del Politecnico di Coimbra hanno rilevato che l’assunzione regolare e moderato di cioccolato fondente può abbassare la pressione sanguigna. Responsabili di questo effetto sono i cosiddetti flavanoli, che sono abbondanti proprio nel cioccolato fondente. Lo studio del Politecnico di Coimbra ha rilevato che il consumo quotidiano di cioccolato fondente abbassa la pressione sanguigna anche entro un mese.
Quale cioccolato fa bene alla salute del cuore? Anche se il cioccolato al latte ha i suoi vantaggi, lo studio ha rilevato che il cioccolato con il 90% di cacao era il più potente. Il cioccolato ricco di cacao scuro, infatti, è ricco di antiossidanti e contiene i cosiddetti flavonoli. Mangiare cioccolato fondente ogni giorno migliora la pressione sanguigna. I benefici del consumo di cioccolato sono stati ampiamente studiati, in particolare i possibili effetti sulla salute del cuore. I flavanoli sono stati associati a vari benefici per la salute, dalla ridotta insulino-resistenza alla regolazione del peso e alla guarigione più rapida delle ferite. Pertanto, vi è un grande interesse scientifico su come il consumo di cibi ricchi di flavanolo influisce sul benessere umano.
Come è stato strutturato lo studio? Per scoprire come il cioccolato influisce sul cuore i ricercatori hanno esaminato 30 soggetti adulti sani di età compresa tra 18 e 27 anni. Per un periodo di 30 giorni, questi individui hanno dovuto mangiare 20 grammi di cioccolato al giorno. La metà dei partecipanti ha consumato cioccolato con un contenuto di cacao del 55%. Gli altri partecipanti hanno preso il cioccolato dal 90% di cacao.
La rigidità della frequenza cardiaca e dell’arteria, così come altri valori, sono stati misurati anzitutto 30 giorni prima dell’esperimento e alla fine due giorni dopo. Ai partecipanti è stato detto che non dovevano mangiare altri alimenti ricchi di flavanolo, come bacche, tè e vino, in modo da non distorcere i risultati. Alla fine della ricerca in tutti i soggetti è stato osservato un significativo miglioramento della pressione sanguigna. Tuttavia, gli effetti erano particolarmente forti nel gruppo che consumava cioccolato con un contenuto di cacao con il 90% di cacao.
Come ha funzionato il consumo di cioccolato fondente? I partecipanti che hanno consumato cioccolato con un alto contenuto di cacao hanno visto diminuire la loro pressione sistolica di 3,5 mmHg. Al contrario quanti facevano parte del gruppo di persone che hanno ingerito cioccolato con un basso contenuto di cacao hanno visto scendere la sistolica di 2,4 mmHg. Le persone che facevano parte del gruppo che aveva assunto cioccolato fondente aveva anche una frequenza cardiaca più sana e un miglioramento del cosiddetto accoppiamento ventricolo-arterioso. Questo accoppiamento ventricolo-arterioso descrive l’interazione tra il ventricolo sinistro e le arterie, che insieme pompano il sangue in tutto il corpo. Si ritiene che questa interazione potenziata sia dovuta alla diminuzione della pressione arteriosa e del rilassamento vascolare.
I ricercatori sperano che i risultati di questo studio contribuiscano a sostenere il consumo di cioccolato come misura preventiva per la salute del cuore. Ulteriori ricerche ora hanno bisogno di scoprire esattamente come il cioccolato interagisce con il resto della nostra dieta per influenzare il nostro benessere. Si dovrebbe anche studiare in che modo esattamente il cacao protegge il cuore e quale quantità è ottimale da consumare.
