La punta del cono gelato fa molto male ma non tutti lo sanno. Quella parte di gelato dove risiede l’ultima goduriosa dose di cioccolato fa molto male eppure tutti continuano a mangiarla. Perché fa male. A dirlo è Bert Weckhuysen, un chimico dell’Università di Utrecht. L’esperto docente sostiene che il cioccolato che si trova nella punta dei coni confezionati è pieno di grassi e non di tipo buono. In questa parte finale del cono gelato vi sono, infatti, i cosiddetti grassi saturi. Per intenderci sono quei grassi che si trovano nel burro e nel lardo, ma anche nei biscotti e nelle torte industriali, come anche nella carne grassa e lavorata, nel formaggio e nella panna.
1. Perché fa male la punta del cono gelato. Ora secondo il professor Weckhuysen (video sotto), ci sono due tipi di grassi: quelli saturi e quelli insaturi. Qual è la differenza? Quelli saturi sono presenti prevalentemente nei grassi di origine animale (burro, lardo, strutto ecc.). Gli altri sono contenuti soprattutto nei grassi vegetali (olio di oliva, di soia, di girasole eccetera). I medici e gli esperti di alimentazione consigliano una dieta con prevalenza di grassi insaturi perché più leggera e più digeribile. I grassi saturi, invece, sono difficili da metabolizzare e possono causare un aumento del colesterolo con la naturale conseguenza di una maggiore predisposizione a malattie cardiovascolari. I grassi insaturi, al contrario, svolgono l’importante funzione di equilibrare il colesterolo cattivo, combattendo le infiammazioni, i trigliceridi e riducendo la pressione sanguigna. I grassi insaturi possono essere convertiti in grassi saturi attraverso l’idrogenazione. Questa tecnica viene spesso utilizzata proprio nella produzione di cioccolato per cambiare il suo punto di fusione. I produttori del gelato non vogliono che il cioccolato in punta si sciolga velocemente o che rimanga totalmente solido e per questo motivo aggiungono una buona quantità di grassi saturi. E il gioco è questo. Perciò in punta c’è un bel concentrato di grassi pericolosi per la salute dell’uomo.
2. Anche il cono del gelato che vi servono al bar è a rischio. Quante volte avete visto la scena del gelataio che prende direttamente con le proprie mani, senza alcun guanto, il cono nel quale mettere il gelato? Vi serve il cono gelato da mano a mano come niente fosse. Un tovagliolo, quando lo mette, lo offre solo dopo avere confezionato a diretto contatto con le proprie mani il cono gelato. E voi ingenui prendete il cono gelato e lo mangiate come niente fosse. E l’igiene dove la mettiamo in questi casi?
3. Le mani, infatti, sono un ricettacolo di germi. Una piccola percentuale è rappresentata da microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, però, si aggiungono virus e batteri che circolano nell’aria con cui veniamo in contatto toccando le più diverse superfici. Questi germi quando trovano un ambiente ideale, vi si annidano e, se le condizioni ambientali lo consentono, proliferano moltiplicandosi ad un ritmo impressionante. Possono sopravvivere per ore sulle superfici di giocattoli, telefoni, maniglie, tavoli, tastiere del computer, asciugamani o altri oggetti e da qui possono essere trasmessi al naso, alla bocca o agli occhi, semplicemente attraverso le nostre mani. Le mani, appunto, le stesse con le quali vi hanno confezionato il gelato senza mettere alcun guanto o altra protezione.
4. Ecco cosa si nasconde nelle nostre mani. In genere ospitano mediamente 150 specie diverse di batteri. La conferma arriva da uno studio condotto dall’Università del Colorado a Boulder pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). Questi batteri sono diversi da individuo a individuo e persino dalla mano destra a quella sinistra della stessa persona. Le mani, però, vengono a contatto con altre zone del nostro corpo che a loro volta possono essere popolate da colonie di microrganismi. Sul cuoio capelluto ci sono oltre un milione di batteri. In un centimetro quadro di ascella ve ne sono mezzo milione. Sono 40.000 i batteri che si trovano su centimetro quadro dell’addome. Da 10.000 a mezzo milione quelli che si trovano su un centimetro sull’avambraccio. Zone del corpo a rischio batteri sono anche le unghie, l’ombelico dove sono stati individuati 1.400 diversi ceppi, il sedere che diffonde germi anche pericolosi come l’Escherichia coli, la bocca che ospita in media da 34 a 72 ceppi di batteri. Cosa ha toccato con le proprie mani il gelataio prima di servirti il cono gelato? Ecco perché è seriamente a rischio mangiare un cono gelato servito da un gelataio con le proprie mani senza alcun accorgimento igienico.