Una tazza di mirtilli al giorno abbassa la pressione. A rivelarlo è uno dei cinque studi sui mirtilli apparsi in questi giorni su The Journals of Gerontology, Serie A: Biological Sciences and Medical Sciences. Mangiando questa quantità di mirtilli, infatti, migliora la funzione dei vasi sanguigni grazie ai fitochimici chiamati antociani. Rispetto ad altri frutti, infatti, i mirtilli hanno la più alta quantità di antiossidanti e, inoltre, i fitochimici possono abbassare la pressione sanguigna, migliorare la memoria e rendere più sano l’invecchiamento.
I 5 articoli sono emersi da un simposio intitolato “Blu contro grigio: potenziali benefici per la salute dei mirtilli per un invecchiamento di successo” in occasione del Congresso Internazionale di Gerontologia, a San Francisco, California lo scorso 27 luglio. Dagli anni ’90, la ricerca sui benefici per la salute dei mirtilli è cresciuta in modo esponenziale.
Lo studio che riguarda la pressione sanguigna rivela che i benefici dei mirtilli possono essere dovuti agli effetti vascolari degli antociani che circolano prevalentemente nel sangue come metaboliti dell’acido fenolico. I ricercatori hanno studiato il ruolo delle antocianine del mirtillo ed hanno visto il miglioramenti della funzione vascolare. Il consumo giornaliero di mirtilli selvatici nell’arco di un mese ha aumentato la dilatazione mediata dal flusso e ha abbassato la pressione arteriosa sistolica.
Gli altri studi evidenziano vari benefici per la salute associati ai mirtilli. Uno studio ha trovato il legame tra mangiare mirtilli e migliorare la funzione cognitiva e la memoria negli anziani. Un altro studio ha scoperto che i mirtilli migliorano la memoria episodica negli anziani che avevano scarse prestazioni di ricordi. Un altro studio, infine, ha trovato un’associazione tra mangiare mirtilli e riduzione dell’infiammazione. Ricerche passate hanno riscontrato simili benefici per la salute legati ai mirtilli. Il mirtillo è un «super frutto».