La lezione di Giuseppe Patiri e il futuro di Termini Imerese

Oggi più che mai si sente il bisogno di parlare delle origini storiche di Termini Imerese e l’esigenza di scoprirne già le decantate ricchezze artistico – culturali. L’intrinseca morfologia di un territorio, la cui vera vocazione turistica, è una prerogativa genetica per la sua ripresa economica e commerciale.
Ebbene, quest’attributo di “ricchezza territoriale” peculiarità della città imerese fu segnalato anche da Giuseppe Patiri (1846-1917) paleontologo, etnologo e studioso di storia locale e lo rendeva noto sin dal 1898, nell’introduzione della sua “Termini Imerese antica e moderna” Palermo 1899. L’opinione del Patiri ritorna oggi, preminente alla ribalta, e con ragione si potrebbe aggiungere anche la parafrasi latina “Historia Magistra vitae”. In questa locuzione attribuita a Marco Tullio Cicerone (106 a.C. 43 a.C.) in De Oratore (II, 9) s’individua la risoluzione di questa comune necessità cittadina, ciò nonostante lasciamo parlare con giudizio Giuseppe Patiri.

Termini Imerese, Dicembre 1898

Giuseppe Patiri

Foto a corredo dell’articolo: Termini Imerese, inizi ‘900. Villa Palmeri e chiesa di S. Giovanni Battista. Collezione Privata

Giuseppe Longo
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@longoredazione

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