Campofelice, maggioranza esce dall’aula per protesta contro il Presidente

I consiglieri di maggioranza denunciano il comportamento scorretto del Presidente Sceusi ed abbandonano l’Aula. E’ accaduto ieri 21 ottobre. Per spiegare le ragioni della protesta il capogruppo Francesco Vaccaro ha letto un documento. «Continuano le cadute di stile e gli oltraggi alla regole di funzionamento del consiglio comunale da parte del consigliere Sceusi  Emanuele, tanto che, nonostante la mozione di revoca da Presidente, presentata da nove consiglieri, anziché riflettere sui rilievi sollevati sul suo conto, si affanna spasmodicamente a preservare il suo ruolo, per avere l’opportunità di decantare le sue non condivise qualità amministrative». Per i consiglieri di maggioranza le «esternazioni di Sceusi, oltre che inqualificabili, risultano estremamente gravi e mortificanti per la democrazia e per la libertà di questa Comunità».

Pesante la denuncia dei consiglieri di maggioranza nel loro documento. «Nella seduta consiliare del 20 ottobre 2016, alle ore 18.30, Sceusi si è permesso di inserire tra i lavori del Consiglio Comunale una “interrogazione” senza carattere di urgenza, protocollata soltanto 9 minuti prima, manifestando, pertanto,un atteggiamento intollerante nei confronti del legittimo diritto dei consiglieri di conoscere con congruo anticipo gli argomenti oggetto di discussione». Il documento continua dicendo che «insiste nel riferire su una mozione, anch’essa non inserita nei punti all’ordine del giorno, nella assoluta volontà di prevaricare sugli altri, pur avendo ottenuto il diniego del Segretario Comunale, considerata la palese violazione delle norme regolamentari che disciplinano il funzionamento dell’assemblea consiliare».

Per i consiglieri di maggioranza «risulta grave l’avere sospeso, invitandolo ad uscire dall’aula, un consigliere di maggioranza, il Consigliere Crisanti, colpevole, a suo giudizio, soltanto di averlo richiamato alle sue funzioni di Presidente e per avere detto che “non accettava lezioni di legalità, proprio lui, che, dalla mattina alla sera, altro non faceva nella qualità di appartenente alle Forze dell’Ordine». I consiglieri di maggioranza dicono di avere abbandonato l’aula insieme all’esecutivo fino a quando «non verrà ripristinata la democrazia e garantito il rispetto delle regole di funzionamento dell’organo istituzionale». Gli stessi consiglieri invitano Sceusi a dimettersi dalla carica di Presidente del Consiglio. «Continuare ad attribuire a Sceusi l’appellativo di Presidente – continua il documento – significherebbe perpetrare un chiaro e concreto gesto di prevaricazione nei confronti della maggioranza dei consiglieri eletti e della loro libertà di espressione. Gli scriventi consiglieri, infatti, non si sentono e non vogliono più essere rappresentati da un soggetto che ha tradito la loro fiducia e che, con tale suo comportamento, sta, di fatto, mortificando l’entusiasmo, la spontaneità e la passione di tanti giovani che, tra mille difficoltà, intendono vivere con lealtà e correttezza un’esperienza di impegno politico-amministrativo».

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