Gratteri, cambia la geografia politica in consiglio. «Il sindaco faccia un passo indietro»

L’ex vice sindaco e due consiglieri comunali chiedono al sindaco, Giacomo Ilardo, di fare un passo indietro. La richiesta arriva dall’ex vice di Ilardo, Antonella Porcello, e da due consiglieri comunali Dario Drago e Antonella Grisanti che fino ad un mese fa facevano parte della maggioranza che sostiene il primo cittadino. I tre ad un mese dall’annuncio delle loro dimissioni sono tornati su quanto sta accadendo a Gratteri. Era il 6 ottobre quando il vice-Sindaco Antonella Porcello si dimetteva perchè in dissenso con l’azione politica del sindaco Ilardo. Dietro di lei anche il vice Presidente del Consiglio comunale, Dario Drago, rassegnava le sue dimissioni dalla carica presidenziale e insieme alla consigliera Antonella Crisanti annunciavano di passare fra le fila dell’opposizione. «Le motivazioni che ci hanno spinto a dissociarci dall’azione politica del Sindaco – dicevano – nascono in primis dalla situazione di malessere nella quale siamo stati costretti a lavorare in questi ultimi anni e, poi, dal progressivo allontanamento dagli ottimi propositi enunciati nelle linee giuda del programma elettorale che avevano un’alta visione dei rapporti fra amministratori e cittadini. Rapporti basati su princìpi di trasparenza, legalità, partecipazione e solidarietà».

Il gesto dei tre cambia la geografia del consiglio comunale. I consiglieri di opposizione aumentano e diventano sette: i quattro del gruppo “insieme per cambiare”, l’indipendente Teresa Muffoletto, che aveva lasciato la maggioranza subito dopo le elezioni, e i consiglieri Drago Dario e Crisanti Antonella. Dall’altro lato sono rimasti in cinque ad appoggiare il primo cittadino: Serpegini Ciro (che è anche assessore), Di Noto Rosmary, Brocato Rosaria (Presidente del Consiglio), Curcio Salvo (anche lui assessore) e Santoro Francesco. «È sotto gli occhi di tutti – si legge in un comunicato – che il Sindaco non avrà più nessuna possibilità di poter ottenere l’approvazione di alcun atto, politico o di gestione, da parte del Consiglio comunale che nella sua costituzione rappresenta l’intera comunità Gratterese. È chiaro, inoltre, il blocco amministrativo che il comune di Gratteri subirà per il tempo che resta alla scadenza del mandato, circa 1 anno e mezzo, a meno qualcuno non ritenga che debba essere l’opposizione a supportare l’azione politica del Sindaco».

Dai Porcello, Deago e Crisant arrivano alcune domande: chi approverà il bilancio consuntivo?chi approverà il bilancio di previsione? chi dovrà approvare le prossime tariffe Tari, indispensabili per coprire, come per legge, il costo di gestione del servizio? chi dovrà approvare qualsiasi regolamento, atto indispensabile per disciplinare la vita amministrativa della comunità?

Precisa la loro risposta. «Sicuramente non il Sindaco! Certamente non i consiglieri che lo appoggiano, i quali, pur in minoranza, si trovano nell’invidiabile posizione di chi sta affacciato alla finestra a guardare gli altri cosa fanno! Le conseguenze sulla comunità di Gratteri». I tre rivolgono un appello al primo cittadino: «al sindaco chiediamo, quindi, un atto forte di coscienza morale e intellettuale affinché, per il bene della comunità, faccia un passo indietro permettendo così la risoluzione di questa delicata situazione politica e rimettendo tutto nelle mani dei cittadini».

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