Miserabili momenti
riflettono sulle acque stagnanti
degl’innamoramenti impossibili
fatue ombre d’immagini e rimpianti
a nascondere insoddisfacenti
desideri di carnalità e di finti amori
misteriosamente rinchiusi in sé
invasi da brutali volontà di dominio
nel buio dell’anima in balìa del mutar delle passioni
e nell’eterno mentire al cuore cieco
E Tu rigoglioso giglio
fragile creatura di questo vivere
nella tua femminilità
soffocata da quell’aria fetida
a dibatterti tra le paure
in bilico nell’abisso
delle decisioni non prese
a contemplare la violenza
del fuoco che ti brucia dentro
a cercare ancora le carezze
che ti riducono in frantumi
senza capire che lasciarsi
non è il male peggiore
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Cesare Moceo