Cefaludese che vive ad Alessandria ricorda padre Gerardo

Il 3 marzo sera ho letto, come ogni giorno, gli sms di Cefalunews e con mio grandissimo disappunto e dispiacere ho appreso della morte di Padre Gerardo. Io sono Abbondanza (Zina) Miserendino, residente ormai da quasi 45 anni in provincia di Alessandria. Sono partita da Cefalù a novembre del 1972 per motivi lavorativi, ma tornavo regolarmente ogni volta che mi era possibile, anche perché lì era rimasta la mia famiglia, genitori e fratello. Padre Gerardo l’ho incontrato, purtroppo, in momenti tragici, quali l’improvvisa morte di mio fratello in viaggio di nozze in America nel 1975 e la conseguente morte di mio padre l’anno seguente. In quei tristissimi eventi Padre Gerardo con la sua discrezione, delicatezza e bontà d’animo è stato molto vicino a quello che era rimasto della mia famiglia, non solo nell’immediato ma sopratutto in seguito specialmente nei confronti di mia madre che era rimasta da sola a Cefalù.

Nel 1977 mia madre gli comunicò che mi sarei sposata a Pompei e Lui le assicurò che ci avrebbe ricordate nelle sue preghiere. Il 13 di luglio, data fissata per la celebrazione del matrimonio,alle 12 sono arrivata al Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei e lì, sul sagrato, con mia grandissima sorpresa, vedo venirmi incontro un volto a me ben noto, era Padre Gerardo che col suo abituale sorriso sulle labbra mi disse queste testuali parole “…..Sono qui per concelebrare, dopo tanti eventi tristi non potevo assolutamente mancare a questo matrimonio….”

Non riesco a descrivere il mio stupore e il turbinio di emozioni che c’erano dentro di me nel vedermelo davanti ero incredula, commossa e riconoscente allo stesso tempo, tanto che sono riuscita a sussurrare solo Grazie di cuore mentre le lacrime rigavano il mio volto. Padre Gerardo ha concelebrato, insieme a mio cugino Padre Giuseppe, il rito del mio matrimonio ed a distanza di 40 anni penso di aver ricevuto quel giorno da Lui il più bel regalo di nozze. Alla fine della cerimonia, insieme a mio marito lo abbiamo invitato al banchetto , ma Lui, come era nella sua indole, piuttosto schiva , non ha accettato con la scusa di dover rientrare con celerità a Cefalù. Siamo riusciti comunque a strappargli la promessa che quando saremmo stati a Cefalù sarebbe venuto a cena da noi. Così è stato e devo dire che quella sera la sua presenza ha portato pace serenità ed amore a casa mia sentimenti che mancavano ormai da tanti anni.

Voglio ricordare Padre Gerardo con simpatia e riconoscenza e spero che da lassù si ricordi di quella sposina, ora vedova,che è rimasta senza parole,in un caldo mercoledì di luglio,nel vederlo inaspettatamente materializzarsi sul sagrato del Santuario di Pompei col suo inconfondibile sorriso che nessuna persona che lo abbia conosciuto riuscirà mai a dimenticare.

Abbondanza Miserendino

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