Una delle figure femminili che si sono particolarmente distinte nel panorama cefaludese e che ricordiamo tutti con grande affetto e rimpianto è sicuramente il giudice Gilda Lo Forti , donna di grande intelligenza e umanità, magistrato integerrimo, prematuramente scomparsa all’età di 48 anni. Gilda Lo Forti, preferisco chiamarla con il solo nome e non con il titolo di dottoressa, ha prestato servizio a Caltanissetta negli anni caldi dei processi per le stragi di mafia del 1992 , e come giudice preliminare la stessa ha curato da sola le misure cautelari e le udienze preliminari di quei difficili e complicati procedimenti. Nonostante l’importanza del suo ruolo, che la stessa ha assolto con grandissima preparazione ed equilibrio, Gilda non ha mai rinunciato al suo tratto umano, connotato da calore, generosità e uno spiccato senso dell’umorismo e mai sfiorato da superbia. Ecco se può essere sottolineata la peculiarità del giudice Gilda Lo Forti, e del suo essere donna, è la sua grande umanità con cui assolveva i suoi importantissimi uffici istituzionali, senza mai lasciarsi tentare da superbia e presunzione ma anzi restando dentro una ragazza scherzosa.
Maria Rosaria Barranco