Acqua non potabile a Cefalù: lettera di Sorgenti presidiana

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo una lettera da Sorgenti Presidiana inviata anche al sindaco di Cefalù, all’Amap di Palermo, alla Prefettura di Palermo, Al Presidente della Regione Siciliana, alla Procura della Repubblica di Termini Imerese, al Commissariato di P.S. di Cefalù, all’Arpa di Palermo, all’Azienda Sanitaria Provinciale Palermo, alla Federconsumatori di Cefalù.

La Sorgenti Presidiana Srl, con sede in Cefalù, Via Di Belgioioso n° 4, si riporta all’“ATTO DI DIFFIDA E DI PREAVVISO” inviato ai soggetti tutti in indirizzo in data 21 Giugno 2017, con il quale – in considerazione del costante inadempimento del Comune di Cefalù e degli Enti che a vario titolo sono allo stesso temporaneamente e asseritamente subentrati nella Gestione del Servizio Idrico Integrato del Comune – ha dato preavviso della sospensione, a far data dal giorno 01 Luglio 2017 ore 12:00, del servizio di potabilizzazione dell’acqua sino alla rimozione delle denunciate gravissime cause ostative alla prosecuzione del servizio, osserva quanto segue al limitato fine di non lasciare senza la dovuta smentita le infondate affermazioni del Sindaco di Cefalù espresse nella nota prot. n° 18095 del 22 Giugno 2017.

E’, infatti, incontrovertibile e documentalmente provato che il Comune di Cefalù dal 1 Febbraio 2016, data di cessazione della gestione provvisoria da parte di AMAP SpA del servizio idrico integrato, ha provveduto autonomamente e senza soluzione di continuità alla gestione del detto servizio nell’intero territorio comunale ed alla manutenzione – ordinaria e straordinaria – di tutti gli apparati costituenti il Servizio Idrico Integrato “S.I.I.”.

Le superiori affermazioni trovano obiettivo riscontro nelle innumerevoli ordinanze sindacali succedutesi dal Febbraio 2016 al Giugno 2017 (circa 30), delle quali chiunque abbia interesse può scaricarle dal sito istituzionale del Comune di Cefalù.

Del pari, è documentalmente riscontrabile che il Sindaco del Comune, nel corso degli anni 2016 e 2017, ha effettuato costanti accessi al potabilizzatore provvedendo, personalmente, alla manovra delle valvole della distribuzione. Valgano, quale esempio, i rapporti sottoscritti dal Sindaco nel suindicato periodo (oltre 70), dai quali risultano le date e le operazioni ed interventi effettuati.

Non possono restare senza smentita, poi, le inveritiere affermazioni riguardanti la qualità e la quantità dell’acqua erogata alla cittadinanza.

Sin dal 19 Gennaio 2016, anche a seguito della riduzione della produzione giornaliera di acqua potabilizzata – alla quale Sorgenti Presidiana Srl è stata costretta dai mancati pagamenti dei corrispettivi ed ammontanti, allo stato, a € 7.661.887,32 e corrispondenti ad oltre sette anni di attività – il Sindaco del Comune di Cefalù ha, verosimilmente, disposto che all’acqua potabilizzata prodotta da Sorgenti Presidiana Srl, fosse aggiunta, nei serbatori comunali, la quantità media di circa metri cubi 2000 giornalieri di acqua grezza, nei periodi di bassa stagione, provvedendo, alla distribuzione.

Quantità ancor più consistenti, sino a metri cubi quattromila circa di acqua grezza, sono stati immessi nei serbatoi comunali nei periodi di alta stagione.

Altro che modica quantità.

Ciò si rileva dalla compulsazione dello storico dei consumi, presenti in impianto a far data dal Gennaio 2005.

Soltanto con Ordinanza Sindacale n° 50 del 17 Giugno 2016, il Sindaco ha vietato “temporaneamente e sino a nuova disposizione l’uso dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto di Cefalù per il consumo umano e per la produzione degli alimenti”.
Stante che tale ordinanza non è stata fino ad oggi revocata è lecito affermare che i cittadini di Cefalù – Centro Urbano e zone contermini, hanno utilizzato e continuano ad utilizzare acqua NON POTABILE, distribuita dal pubblico acquedotto e proveniente da serbatoi comunali.

ASSOLUTAMENTE FALSO quanto asserito dal Sindaco al penultimo cpv della Sua missiva del 22/06/2017 prot. n° 18095 che testualmente recita “Qualora, viceversa, dovesse, come paventato, cessare la produzione da parte del potabilizzatore, la Città, per la struttura stessa dell’impianto, che prevede l’approvvigionamento attraverso le vasche e le pompe di Sorgenti Presidana, rimarrebbe completamente a secco, e con essa i presidi pubblici di emergenza, come l’Ospedale.”

Nello specifico quando è stato costruito l’impianto è stato previsto, in qualsiasi momento se ne presentasse l’occasione, di immettere nei serbatoi “Urbano e Croce Parrino” l’acqua grezza proveniente dai sollevamenti Presidiana bassa – Canale e S. Barbara, gestiti dal Comune di Cefalù.

Quindi basta operare sulle valvole di adduzione, ben conosciute dal Sindaco, per riversare l’intera quantità di acqua grezza, sollevata dal Comune di Cefalù, nei due serbatoi Croce Parrino ed Urbano, da dove poi inizia il sistema di distribuzione.

Sorgenti Presidiana con il suo sistema di sollevamento rifornisce il serbatoio Croce Parrino di acqua potabilizzata, non anche di acqua grezza.

Non risponde al vero, pertanto, che la sospensione dell’attività del detto impianto – alla quale Sorgenti Presidiana Srl è costretta dai gravissimi inadempimenti del Comune e dalla inerzia della Pubblica Amministrazione – comporterà il blocco della distribuzione dell’acqua grezza e la emergenza idrica, con conseguenti problemi di ordine pubblico e sanitari, atteso che già da oltre 18 mesi il Comune, distribuisce mediante il proprio acquedotto acqua non potabile.

Null’altro, allo stato, per dimostrare la totale infondatezza, fattuale e giuridica, delle tardive ed inveritiere affermazioni contenute nella nota del Comune in riscontro.

Sorgenti Presidiana Srl, pertanto, conferma la preannunciata sospensione della propria attività produttiva a far data dalle ore 12:00 del giorno 01 Luglio 2017.

Sorgenti Presidiana Srl
Il Presidente

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