Amministratori provenienti da tutta la Sicilia hanno partecipato, lo scorso fine settimana, al meeting formativo: “La sfida: essere donne e uomini di governo”, ospitato all’Hotel Torre Artale di Trabia, promosso dalla Scuola Politica del Mezzogiorno in partnership con i Giovani Amministratori Maroniti. E’ stata anche l’occasione, tenuto conto della partecipazione dell’assessore regionale al Territorio e ambiente Toto Cordaro, per sollevare il problema dell’emergenza suidi e daini nel comprensorio delle Madonie.
Il sovrannumero di queste specie, da anni, rappresenta un rischio per l’incolumità pubblica, difatti sono stati segnalati numerosi avvistamenti, specialmente di suidi, nelle aree limitrofe ai centri abitati. A incontrare l’assessore Cordaro è stato il presidente del consiglio comunale di Gangi e presidente dei giovani amministratori madoniti, Roberto Domina, assieme alla delegazione dei presidenti dei consigli comunali della Città a rete Madonie-Termini, composta da: Pier Calogero D’Anna (Bompietro), Tommaso Di Prima (Castellana Sicula), Salvo Alleca (Isnello), Leo Agnello (Petralia Soprana) e Nunzio Castiglia (Pollina), presente anche il commissario del Ente Parco delle Madonie, Giuseppe Carapezza.
Al membro del Governo siciliano è stata sottoposta la proposta di modifica della legge regionale 18 del 2015, sugli interventi urgenti sull’emergenza suidi e daini in area Parco delle Madonie, in particolare è stato chiesto a Cordaro di farsi portavoce affinché si possano allargare le maglie per la caccia ai cinghiali. La normativa vigente prevede che ai piani di controllo, attraverso l’abbattimento, possono partecipare oltre ai dipendenti dell’ente, soltanto le guardie venatorie provinciali, le guardie forestali, le guardie comunali munite di licenza venatoria e i proprietari e conduttori dei fondi su cui si attuano tali piani, una platea molto ristretta. I consigli comunali delle Madonie, richiamando la normativa nazionale, legge quadro sulle aree protette, chiedono invece di allargare la possibilità di partecipare ai piani di controllo attraverso l’abbattimento della fauna selvatica anche persone preventivamente autorizzate, previa formazione, scelte tra i cacciatori residenti nel territorio del parco.
“L’assessore Cordaro – dichiara Roberto Domina presidente del consiglio comunale di Gangi – ha preso l’impegno di convocare nelle prossime settimane una delegazione dei presidenti dei consigli comunali della Città a Rete Madonie-Termini”. E intanto venerdì prossimo, 22 dicembre, il consiglio del Parco delle Madonie prenderà atto delle delibere votate a unanimità dai consigli comunali della città a Rete Madonie-Termini sulla modifica della legge regionale 18 del 2015.