Carmelo Fertitta: l’uomo che preparava lo sbarco della Ntinna a Baltimora

Carmelo Fertitta non è stato uno ntinnaro ma un innamorato della Ninna e della città di Cefalù. Nato il 22 gennaio 1959, fin da piccolo va a pesca con nonno Carminu “cuorvu”. Nel 1972 il papà Vincenzo emigra negli Stati Uniti e lui, tredicenne, lascia Cefalù e frequenta la scuola nel nuovo continente insieme alla sorella Rosanna ed al fratellino Giuseppe. Pochi mesi e papà Vincenzo torna a Cefalù ma Carmelo ormai attratto dal nuovo Continente quando compie 16 anni riparte per l’America ospite della zia, sorella della mamma. Inizia a fare i mestieri più umili finché un giorno va a cercare lavoro presso la pizzeria “Mamma Ilardo” di cui era proprietario Charlie Ilardo di Lascari. E’ in quella pizzeria che Carmelo impara il mestiere di pizzaiolo. Dopo un paio d’anni Ilardo propone a Carmelo di diventare socio e per lui inizia la scalata verso il successo. Carmelo era felice anche perchè nel frattempo tutta la sua famiglia era ritornata in America. Qui incontra una ragazza figlia di siciliani, Connie Sparacello, e dopo un anno la sposa. Costruisce una grande e bellissima casa. Nasce la prima figlia Patricia Angela ma la felicità dura poco e proprio mentre tutta la famiglia si era riunita in America, papà Vincenzo si ammala. La nostalgia per il suo paese, per la marina, per il mare lo assale e dopo 5 anni ritorna nella sua amata Cefalù. Carmelo con la sua famiglia, invece, resta in America ma ogni anno torna a Cefalù per la festa del Gesù Salvatore “pu Sabbaturi” . Nel frattempo nasce la secondogenita Tina ed il suo “American Dream” si realizza. Carmelo diventa socio in 16 pizzerie sparse in America, diventa un vero “Business man” il successo è tutto in salita.

Da vero cifalutano era legato alla sua meravigliosa terra che lo aveva visto nascere, crescere, giocare ed andare a pesca nel suo bel mare. Il suo sogno era di organizzare la Ntinna a mari a Baltimora, dove abitano tanti emigrati cefaludesi. Stava organizzando tutto e voleva che a concorrere fossero quanti partecipavano alla Ntinna al vecchio molo. Era tutto pronto. Ritorna a Cefalù e prepara lo sbarco degli ntinnari cefaludesi a Baltimora. Purtroppo muore lasciando il suo sogno incompiuto.

Per questo speciale abbiamo pensato di ricordare alcuni degli ntinnari che hanno tenuto alto il nome della manifestazione. Abbiamo scelto quanti con la loro vita sono entrati nel mondo dei record della Ninna a mari. Santo Aquia che ha stabilito il record di presenze alla Ntinna,  ben quarantaquattro, ma anche quello in fatto di vittorie: quindici. Salvatore Provenza che con le sue tredici vittorie segue Aquia e realizza il record del maggior  numero di vittorie negli ultimi quarant’anni. I fratelli Cesare e Santo Provenza, invece, hanno realizzato un vero e proprio record per avere fatto divertire gli spettatori per tantissimi anni con i tanti costumi che hanno portato sul palo della manifestazione. Un record lo ha realizzato anche Giovanni Brocato: il più giovane tra i partecipanti alla Ntinna. Santo Valenziano e Saverio Papa, hanno portato a casa il record di avere vinto le uniche due manifestazioni della Ntinna che non si sono tenute per la festa del Salvatore. Nino Papa è il giovane ntinnaro che ha fatto conoscere la Ntinna in televisione. Giuseppe Perito, invece, ha dalla sua il record di avere salvato la vita a centinaia di persone in difficoltà fra le onde del mare. Infine Carmelo Fertitta: l’uomo che non ha partecipato mai alla Ntinna che voleva portare la manifestazione a Baltimora negli Stati Uniti dove risiede una grande comunità di emigrati cefaludesi. In tema di Ntinna non possiamo ricordare i tre emigrati cefaludesi che quest’anno hanno costituito delle borse di studio per far conoscere la manifestazione: Clelia Gussio che vive ad Arona ha assegnato due delle sei borse di studio. Un’altra borsa è stata consegnata da Antonio Valenziano che vive a Tourcoing in Francia. La terza è stata consegnata Silvana Isgrò che vive a Milano. A vincerle tre studenti: Giorgia Arcuri, Alessia Guercio, Mattia Glorioso.

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