La Polizia di Stato ha identificato l’autore di una violenta aggressione ai danni di un giovane, avvenuta la notte tra il 2 ed il 3 giugno scorsi. Si tratta di un 49enne di Villabate, già gravato da molteplici pregiudizi di polizia e penali, anche specifici e sottoposto in passato alla misura dell’avviso orale del Questore di Palermo. Nei suoi confronti, per l’aggressione dello scorso giugno, i poliziotti del Commissariato di P.S. “Cefalù” hanno eseguito un provvedimento di divieto di dimora.
In quella circostanza, un ragazzo che unitamente ad altri amici stava trascorrendo la serata all’interno di un noto locale della movida cefaludese, è stato aggredito con due testate al volto che gli hanno procurato lesioni gravi ed una prognosi superiore a 40 giorni.
Le indagini dei poliziotti hanno condotto, in breve tempo, alla individuazione del responsabile dell’aggressione, identificato nel 49enne di Villabate. Secondo la ricostruzione operata dagli agenti, anche grazie alle preziose testimonianze di alcuni presenti che non hanno esitato a fornire dettagli sull’accaduto, il giovane frequentatore del locale sarebbe stato raggiunto al volto, quella notte, da due testate ad opera di un buttafuori. A motivo dell’aggressione futili motivi trai quali l’essersi reso persona sgradita all’interno del locale, arrecando fastidio ad altri avventori, unitamente ad altri amici al suo seguito
Ciò che tuttavia è emerso nel corso degli accertamenti è che all’interno del locale di intrattenimento avrebbero operato quella notte addetti ai servizi di controllo dell’attività di intrattenimento – i c.d. “buttafuori”– di una società /Istituto di vigilanza privata tra i quali non figurava il 49enne. L’ipotesi che è al vaglio dei polizotti è che l’uomo svolgesse abusivamente l’attività di guardiania. Indagini sono in corso al riguardo.
Anche a questo riguardo, il 49enne annovera dei precedenti, essendo stato poco più di un anno orsono destinatario di contestazione amministrativa da parte di personale della Divisione PAS della Questura di Palermo, poiché sorpreso a svolgere abusivamente proprio l’attività di buttafuori. Il riconoscimento da parte della vittima dell’autore della violenza è stato reso possibile anche grazie all’utilizzo della piattaforma di un noto social network da cui sono state estrapolati video e immagini rivelatisi assai preziosi per il buon esito delle indagini.