Porticello: un Gabbiano salvato dalla Guardia Coastiera


Nella serata di ieri, la Sala Operativa della Guardia Costiera di Porticello riceveva, da parte di una privata cittadina, una segnalazione relativa ad un gabbiano in evidente stato difficoltà, sanguinante da una zampa e da un’ala, avvistato a terra in prossimità della zona demaniale marittima denominata “Kafara”.
La stessa segnalante riferiva di aver già tentato di interessare alcune Associazioni preposte per il recupero, senza riuscire però a mettersi in contatto con loro.
Nonostante la scarsità di luce, il personale dell’ Ufficio Circondariale Marittimo di Porticello, coordinati dal Comandante, Ten. di Vascello Giuseppe Morra,   decideva comunque di intervenire immediatamente sul posto, per individuare e soccorrere, nel minor tempo possibile, l’animale ferito.
Alla vista del personale militare, il gabbiano dimenava le sue ali con forza, quasi a voler indicare la sua presenza per poter essere salvato.
Nel contempo, la stessa Sala Operativa della Guardia Costiera provvedeva ad interessare anche il Corpo Forestale dello Stato di Palermo e alcuni Centri di Recupero Animali per coordinare la consegna del volatile.
Provveduto al prelievo dell’esemplare, lo stesso veniva successivamente trasportato presso la sede della Capitaneria di Porticello per essere momentaneamente ricoverato, nel corso della notte, in un posto caldo e sicuro.
Nella prima mattinata odierna lo stesso gabbiano veniva consegnato al Distaccamento del Corpo Forestale dello Stato di Bagheria per poter essere destinato presso il centro veterinario competente a fornire le necessarie cure mediche sicuramente necessarie al volatile.
Si ricorda che in caso di rinvenimenti di volatili in difficoltà, o fauna selvatica in generale, è indispensabile allertare tempestivamente le Amministrazioni dello Stato e le Associazioni ambientaliste competenti a tali tipologie di intervento, le quali possono fornire anche i dovuti trattamenti sanitari.
In caso di emergenza in mare, chiamare il Numero Blu della Guardia Costiera 1530.

Comunicato inviato in Redazione da Paolo Taormina

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