Trenta membri non di diritto del Consiglio superiore di sanità

Il ministro della Salute Giulia Grillo ha firmato il decreto di nomina dei trenta membri non di diritto del Consiglio superiore di sanità . Una squadra, afferma la Grillo, “che rappresenta il meglio dell’Italia. Merito, competenza e trasparenza sono state le bussole per la scelta”. Dopo l’insediamento, il Consiglio deciderà il nuovo presidente. Tra le “new entry” anche Camillo Ricordi, lo scienziato che nel 2013 aprì al metodo Stamina di Davide Vannoni.

Titoli e competenze – La scelta dei componenti del Consiglio superiore di sanità si è giocata sui titoli e sulle competenze, analogamente a quanto avvenuto per la nomina del direttore generale dell’AIFA selezionato con una procedura internazionale in blind. “Sono stati reclutati scienziati italiani di fama mondiale nell’ambito delle neuroscienze, dei trapianti di cellule staminali, dello studio di malattie rare. Esperti di scienze omiche (in particolare genomica e proteomica) immunologi e virologi, tra i quali un membro della Commissione Nobel. Ben 4 di loro sono italiani che hanno lasciato il nostro Paese per vari motivi e lavorano oramai da molti anni in importanti istituzioni internazionali con funzioni dirigenziali apicali”, ha spiegato la Grillo.

Nessuna valutazione politica – “La selezione, laboriosa e meticolosa, ha privilegiato personalità di chiara fama, inseriti tra i ‘Top Italian Scientists’ con alta reputazione internazionale sulla base dei contributi scientifici pubblicati, del numero di citazioni e dell’impatto che questi lavori hanno avuto nel progresso clinico-scientifico mondiale”, ha detto il ministro. “Orientamento politico, religioso, preferenze personali non rientrano in questi sistemi di valutazione”, ha aggiunto la Grillo.

In attesa del presidente – Dopo l’insediamento dei 30 membri, il Css deciderà il nuovo presidente che sarà, come specificato dal ministro, “un nome condiviso, di prestigio e che interpreterà pienamente l’alto mandato scientifico del Consiglio”.

Solo tre le donne nominate – Il nuovo Consiglio, però, è meno rosa: solo tre le scienziate donne presenti nell’organo consultivo, contro le 14 del precedente Css nominato dall’ex ministro Beatrice Lorenzin. Le tre donne sono Paola Di Giulio (Professore Associato di Scienze Infermieristiche dell’Università di Torino), Silvia Giordano (Ordinario di Istologia dell’Università di Torino) e Maria Masucci (Ordinario di Virologia al Karolinska Institute di Stoccolma) .

La polemica per la nomina di Ricordi – La nuova composizione del Consiglio non è piaciuta alle opposizione che oltre a lamentare la presenza di un numero esiguo di donne, solo tre, ha teso a sottolineare soprattutto l’inadeguatezza di Ricordi. Lo scienziato nel 2013 aprì alla possibilità di sperimentazione del metodo Stamina mettendo a disposizione di Davide Vannoni i laboratori del suo centro di Miami, possibilità poi decaduta. La “antiscienza fa il suo ingresso tra i nuovi membri del Consiglio superiore della Sanità. Complimenti alla ministra Grillo per aver promosso Camillo Ricordi, già sponsor di primo livello della truffa chiamata metodo Stamina”, è stato infatti il commento della senatrice del Pd Caterina Bini.

Vecchi e nuovi nomi – Tra i 30 membri nominati, sono stati riconfermati i professori Bruno Dallapiccola e Giovanni Scambia, mentre escono dal Css il farmacologo Silvio Garattini, che sarà ancora “fortemente impegnato per questo ministero nel difficile tavolo della Governance Farmaceutica”, come rileva una nota del dicastero, e il professor Edoardo Boncinelli. Alcuni dei precedenti membri non di diritto, tra i quali il professor Alberto Mantovani, precisa il ministero, “avevano da tempo rassegnato le dimissioni a causa dei numerosi impegni internazionali”.

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