Epidemia tra gli studenti universitari: il nuovo male nascosto anche agli amici

Un sondaggio on line su quasi 38.000 studenti britannici ha scoperto che sono in forte aumento le malattie mentali fra gli universitari inglesi. La metà degli studenti (50,3%) ha riferito di autolesionismo. Più di quattro su 10 (44,7%) hanno ammesso l’uso di alcol o droghe per far fronte ai loro problemi. Uno su tre (33,9%) ha avuto un grave problema psicologico per il quale ha ritenuto di aver bisogno di un aiuto professionale. Alti i livelli di ansia fra gli studenti che sono venuti fuori grazie al sondaggio. Il 42,8% appare spesso o sempre preoccupato. Quasi nove su 10 (87,7%) hanno dichiarato di aver lottato con sentimenti di ansia, un terzo (33%) ha riferito di soffrire di solitudine spesso o sempre. Più di uno su cinque (21,5%) ha dichiarato di avere una diagnosi di salute mentale: depressione (10,2%) e disturbi d’ansia (8,4%). Di questa situazione, però, gli studenti preferiscono non parlarne. Più dei tre quarti (75,6%) nascondono i loro sintomi agli amici.

A far conoscere i risultati del sondaggio è stato un articolo del The Guardian. Alcune Università hanno aumentato gli investimenti in servizi di consulenza e supporto per gli studenti. «Le università non possono affrontare queste sfide da sole – commenta John de Pury, responsabile della salute mentale presso le università britanniche – e stiamo lavorando a stretto contatto con il NHS a livello locale e nazionale per garantire che gli studenti ricevano le cure di cui hanno bisogno». «La salute mentale degli studenti – commenta il ministro delle università, Chris Skidmore – è una priorità per me e dalle mie visite regolari alle nostre università in tutto il paese, so che questo è un problema che stanno prendendo sul serio anche loro».

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