Succhi di frutta: cinque consigli utili per non farsi male

Arriva l’estate e, con il caldo, arriva anche la sete e la voglia di bere. I succhi di frutta sono fra le bevande più consumate, specialmente dai bambini. Da qualche tempo pediatri e nutrizionisti suggeriscono di limitare la quantità di succhi, specialmente quelli offerti ai più piccoli. Un uso eccessivo potrebbe aumentare il rischio di obesità e nuocere alla salute dei denti. Ci sono limiti nel loro utilizzo? Ci sono succhi migliori di altri? Possiamo considerarli un’alternativa alla frutta?

Per chiarire i dubbi la Fondazione Veronesi ha chiesto una mano a Elena Dogliotti, biologa nutrizionista, ricercatrice e divulgatrice scientifica della stessa Fondazione. «I succhi di frutta non fanno male – spiega Elena Dogliotti – purché consumati con moderazione e all’interno di una dieta varia e equilibrata. Bisogna conoscere il contenuto di ciò che beviamo, tenere a mente che bere un succo non equivale a mangiare il frutto corrispondente, tenere sott’occhio la quantità complessiva di zuccheri che ingeriamo nella giornata e, soprattutto per i più piccoli, educare al sapore e alla consistenza del frutto intero e non solo a quelli di spremute fresche o confezionate, magari ulteriormente edulcorate».

Non tutti i succhi di frutta sono uguali. Attenzione alle bevande che chiamiamo “succhi di frutta” perché al supermercato non sono tutti uguali. A fare la loro differenza è la loro composizione. Ecco la differenza fra succo, nettare e bevanda. Succo di frutta. È costituito da succo al 100%, ottenuto dalla spremitura diretta del frutto oppure dal succo concentrato al quale viene aggiunta l’acqua. Nettare di frutta: sono bevande preparate con succo di frutta, acqua ed eventualmente zucchero. La direttiva dell’Unione Europea stabilisce la quantità minima di succo di frutta che deve essere utilizzata. Questa varia in relazione alla frutta: 25% per la banana; 40% per l’albicocca, 50% per la pera etc.. Non è comunque mai inferiore al 25%. La stessa direttiva ha stabilito la quantità massima di zucchero addizionabile (20%) ed il tipo di additivi permessi come sciroppo di glucosio, edulcoranti, succo di limone (acido citrico) ed altri. Tra questi additivi non figurano i conservanti. Per questo i nettari vengono conservati tramite pastorizzazione e confezionamento in condizioni di alta igiene. Bevande a base di succo di frutta. Gli ingredienti sono acqua, zucchero e additivi (anche coloranti e conservanti) e aromi. Per legge basta il 12% di frutta.

Cinque consigli per gli amanti del succo di frutta. Come regolarsi? Bere succhi di frutta è  una sana abitudine che completa l’alimentazione. Per consumarli ecco i consigli della Società di Nutrizione Umana.

  • Berne in quantità limitate, non in modo sistematico e non in sostituzione della frutta;
  • Garantirsi un generoso apporto di fibra alimentare da frutta fresca, vedura, cereali integrali e legumi
  • Non consumarli come sostituti dell’acqua, soprattutto non come bevanda da aggiungere alla merenda
  • Non sommarli ad altre bevande zuccherate nel corso della giornata
  • Non somministrarli con il biberon nel corso della prima infanzia.

Il dato: Nel corso del 2018 ogni italiano ha bevuto mediamente 7 litri di succo di frutta. In Italia, infatti, ne sono stati consumati 410 milioni di litri per un fatturato di 592 milioni di euro. Il dato arriva dall’IRI, leader nel campo dei Big data per il largo consumo confezionato, che ha pubblicato un White Paper dove fa il punto sul mercato italiano dei succhi e altre bevande frutta con riferimento temporale all’anno terminante a febbraio 2019. L’offerta di succhi e nettari UHT è di circa 142 referenze per punto vendita che salgono a oltre 218 negli ipermercati. Nel banco frigo, l’offerta media di succhi si aggira intorno a 17 referenze, 25 negli ipermercati, per punto vendita. Aumenta l’offerta di prodotti biologici. In termini di gusti, l’innovazione è stata orientata verso prodotti con maggior promessa salutistica: i 100% frutta, i mix di frutta e verdura, i nuovi gusti a base di frutti con principi attivi particolarmente interessanti per la salute e quindi considerati molto sani (es. mirtillo, melograno). Ci sono infine i prodotti senza zuccheri aggiunti, prodotti arricchiti con ingredienti come zenzero, aloe, bacche di goji ecc…

 

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