E’ allarme zanzare: ecco i primi sintomi dopo aver subito un morso

A Bologna è scattata la lotta biologica alla zanzara tigre. A partire da domani 17 giugno saranno introdotti 500mila esemplari di maschi sterili per bloccare la proliferazione degli insetti. L’intervento durerà sedici settimane perché sono le femmine di zanzara tigre a pungere e a provocare, nel migliore dei casi, un fastidioso prurito, e nel peggiore, la trasmissione di infezioni e virus potenzialmente pericolosi. Ad Ancona è allarme Dengue ed è scattato il protocollo sanitario. Una persona si è presentata a Torrette con febbre alta. Nella zona da dove proviene la persona punta dalla zanzara è scattato il protocollo sanitario. Ad Aprilia è scattato l’allarme per la zanzara Chikungunya. A Nizza, nella Costa Azzurra, è allarme per la zanzara tigre. Secondo quanto riporta Nice-matin, è in atto una grande campagna municipale di prevenzione ed informazione per contrastare l’insetto.

Le malattie trasmesse dalle zanzare all’uomo provocano ogni anno 725.000 morti in tutto il mondo. La zanzara è considerato il primo animale killer del pianeta. Al secondo posto c’è l’uomo che provoca 475.000 morti e al terzo posto i serpenti con 50.000 morti. Ci sono più di 3.000 specie conosciute di zanzare nel mondo, ma solo 3 di queste sono responsabili della diffusione di malattie che colpiscono l’uomo. 

Ecco come colpisce il primo animale killer del pianeta

  • 1. Febbre gialla. E’ una malattia di gravità variabile conosciuta anche con i nomi di tifo itteroide, vomito nero o febbre delle Antille. E’ trasmessa dalla zanzara Stegomyia fasciata (Aedes aegypti) ed originaria dell’Africa. Il virus, appartenente alla famiglia dei Flavivirus, viene iniettato dalla zanzara durante il pasto. Colpisce soprattutto le cellule del fegato, determinando una grave insufficienza epatica con comparsa di ittero, ossia la colorazione giallastra della pelle che è responsabile del nome della malattia. Sebbene esistano casi in cui la febbre gialla abbia un decorso quasi asintomatico, simile a quello di una banale influenza, nelle sue forme più gravi essa conduce ad emorragie e stato di shock, risultando letale.
  • 2. Malaria. E’ trasmessa dalla zanzare Anopheles. Questa malattia non è causata da un virus, ma da parassiti protozoi del genere Plasmodium. Sebbene sia diffusa per lo più nelle aree tropicali e subtropicali di Asia, Africa e America del Sud, possono riscontrarsi focolai improvvisi anche nelle zone industrializzate dei paesi temperati, a causa dello spostamento di persone che contraggono la malaria nei posti in cui è endemica. La storia dell’Italia è segnata dalla malaria: alla fine dell’Ottocento si contavano nel nostro paese 15 mila morti l’anno. Il decorso classico dei sintomi della malaria è costituito da cicli di oscillazioni termiche e brividi improvvisi, con tachicardia e delirio in concomitanza degli stati febbrili più acuti e aumento del volume del fegato. Altri organi coinvolti sono i reni e la milza. Nei casi più gravi, causati soprattutto dal protozoo P. falciparum, la malaria è potenzialmente letale.
  • 3. Chikungunya. (Chick). La malattia è trasmessa da zanzare come la Aedes aegypti, la Culex, ma soprattutto la Aedes albopictus, comunemente nota come Zanzare Tigre. E’ causata dal Chikungunya virus, detto anche “Chik”, appartenente al genere degli Alphavirus. La Chikungunya è diffusa soprattutto in Africa, nelle isole caraibiche, nell’Indonesia, nelle Filippine e nelle isole dell’Oceano Indiano. I sintomi della malattia sono febbre e limitazioni articolari significative nella fase uno, seguite dalla comparsa sulla cute di un esantema pruriginoso durante la fase due.
  • 4. Dengue. E’ una malattia infettiva di origine tropicale causata dal Virus Dengue e trasmessa specialmente dalle zanzare di tipo Aedes aegipty. E’ diffusa in molte aree tropicali, sub tropicali ed equatoriali del pianeta, soprattutto in America Centrale, America del Sud, India, isole dell’Oceano Indiano e dell’Oceano Pacifico. I sintomi comuni della dengue sono febbre, cefalea, dolori muscolari e articolari, seguiti spesso da un esantema che ricorda quello del morbillo. Benché la maggior parte dei soggetti che contraggono la dengue guarisca senza troppi problemi, nei rari casi più gravi la malattia presenta febbre emorragica con perdita di liquidi, che può determinare uno shock circolatorio e quindi la morte.
  • 5. Zika. E’ una malattia causata dall’omonimo virus, che prende il nome dalla foresta dell’Uganda in cui per la prima volta venne isolato nel 1947. Negli ultimi anni la malattia si è diffusa in tutti i continenti, e l’anno scorso l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha definita un’urgenza di sanità pubblica di portata internazionale. Il virus zika viene trasmesso dalle zanzare di tipo Aedes, soprattutto la Aedes Aegypti nelle zone equatoriali e la Aedes Albopictus in quelle temperate, ed è stretto parente dei virus che provocano la dengue, la febbre gialla, l’encefalite del Nilo occidentale e l’encefalite giapponese. Nel febbraio del 2016 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’epidemia una Public Health Emergency of International Concern (PHEIC), ossia “Un’urgenza di sanità pubblica di portata internazionale”, arrivando persino a suggerire ai governi dei paesi colpiti di ricorrere all’aborto terapeutico nella speranza di scongiurare la potenziale crescita esplosiva dei casi di microcefalia nei nascituri di gestanti contagiate. 
  • 6. Encefalite giapponese. Il virus prolifera tra i suini e gli uccelli migratori. Entra in contatto con l’uomo attraverso la puntura delle zanzare del genere Culex, largamente presenti nel continente asiatico. Nei paesi asiatici e in Estremo Oriente, questa infezione virale rappresenta la prima causa di malattia encefalica, midollare e meningea, particolarmente diffusa nelle aree rurali ricche caratterizzate da una forte umidità, come ad esempio le risaie. Si tratta di una malattia asintomatica nella maggior parte dei casi. In genere le persone colpite da encefalite giapponese mostrano all’inizio sintomi come cefalea, febbre remittente, forte astenia e vomito. Si peggiora accusando rigidità del collo, convulsioni, alterazione dello stato di coscienza, disturbi motori, paralisi spastica. I casi più gravi possono portare ad uno stato di coma. Segni clinici evidenti si riscontrano solo nell’1% degli infetti, nei quali la malattia si manifesta con una grave forma di encefalite, con un tasso di letalità del 25%.
  • 7. Virus del Nilo occidentale. E’ conosciuto come «West Nile Virus» perché prende il nome dalla regione del West Nile, in Uganda, dove è stato isolato per la prima volta nel 1937. Il virus produce un’infezione che nell’80% dei casi è asintomatica. Raramente presenta febbre, vomito e dolori muscolari. In rarissimi casi, intorno all’1% del totale, la febbre del Nilo Occidentale può presentare sintomi più gravi quali debolezza muscolare, paralisi e addirittura coma. In una percentuale di casi di circa l’uno per mille questo virus può provocare una gravissima encefalite ed essere persino letale. Questo virus arriva all’uomo attraverso la puntura delle zanzare, specialmente quelle del genere Culex (zanzara comune), che trovano negli animali e specialmente negli uccelli un ambiente naturale. Dal 2015 l’Italia è la nazione europea col maggior numero di casi segnalati, nonostante dal 2008 sia in vigore un’ordinanza del Ministero della Salute che dà il via ad un piano di sorveglianza Straordinaria della West Nile Disease.
  • 8. Virus Keystone. E’ stato identificato per la prima volta nel 1964 in Florida. E’ stato sempre considerato una minaccia solo per gli animali. Di recente, però, un team di ricercatori dell’Università della Florida ha identificato questo virus quale causa della malattia di un ragazzo di 16 anni. Il Keystone viene trasmesso dalla zanzara Aedes atlanticus. La sua peculiarità è l’aggressione delle cellule cerebrali, provocando un’encefalite (infiammazione del cervello). Al momento i sintomi per l’uomo sono eruzione cutanea e febbre alta.

 

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