Circa 9000 anni fa, i residenti di una delle prime grandi comunità agricole del mondo, sono stati tra i primi a sperimentare alcuni dei pericoli della vita urbana moderna. Gli scienziati che studiano le antiche rovine di Çatalhöyük, nella moderna Turchia, hanno scoperto che i suoi abitanti, tra le 3.500 e le 8.000 persone, hanno sperimentato malattie infettive, violenze e problemi ambientali. In un documento pubblicato il 17 giugno 2019 su gli Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienze, un team internazionale di biologi ha riportato nuove scoperte basate su 25 anni di studio di resti umani rinvenuti a Çatalhöyük.
Questa città si trova in quella che oggi è la Turchia centro-meridionale. E’ stata abitata dal 7100 al 5950 a.C. I ricercatori hanno scoperto che questa popolazione avevano una dieta pesante fatta di grano, orzo e segale, insieme a una serie di piante selvatiche. Le proteine delle loro diete provenivano da pecore, capre e animali selvatici. La dieta ricca di cereali ha provocato in alcuni residenti lo sviluppo della carie, una delle cosiddette “malattie della civiltà”. I risultati hanno mostrato che circa il 10-13% dei denti degli adulti trovati nel sito mostrava tracce di cavità dentali.
Gli stessi studi hanno evidenziato che i residenti di questa comunità hanno sofferto un alto tasso di infezione, molto probabilmente a causa della scarsa igiene. In un campione di 93 teschi di Çatalhöyük, più di un quarto mostravano segni di fratture guarite. Più della metà delle vittime erano donne (13 donne, 10 uomini). La maggior parte delle ferite erano dietro le teste. Tutto questo fa supporre che le vittime sono state prese alla sprovvista. I ricercatori dicono che il sovraffollamento ha portato a stress elevati e conflitti all’interno della comunità.