Era il 31 agosto 2018 quando il Dirigente scolastico Francesco Di Majo veniva nominato reggente dell’Istituto “Jacopo Del Duca Diego Bianca Amato” di Cefalù. Da quel giorno è trascorso un anno. La scuola che era stato chiamato a dirigere non era più dimensionata. Dai 1.200 studenti circa che contava quando nel 2012 aveva iniziato a vivere era passata ad appena 540 alla fine dell’anno scolastico 2017/18. Numeri che avevano portato alla soppressione del Dirigente titolare ma anche del Direttore dei servizi amministrativi. Per entrambi i ruoli adesso si attendevano delle reggenze. Di Majo vi arrivava per quello di Dirigente scolastico.
Per il nuovo Dirigente era una sorta di ritorno. Proprio allo Jacopo del Duca, infatti, aveva insegnato negli anni ’90. Rimettere piede in quella che era stata la sua scuola per lui era come una sorta di sfida. La ritrovava per terra rispetto agli anni nei quali l’aveva conosciuta nello splendore didattico ed amministrativo. L’obiettivo era rialzarla quanto prima e tornare a darle il Dirigente titolare. La situazione che si presentava ai suoi occhi non era semplice. La scuola gli appare bloccata. Il primo segnale di cambiamento per i docenti arriva fin dal primo giorno quando presenta il piano annuale delle attività. Vi spariscono tanti incontri inutili e spesso inconcludenti. Al momento di nominare i suoi collaboratori non mancano alcune novità in tutte e tre i plessi della scuola. Al suo collaboratore vicario chiede una presenza costante in tutte e tre plessi per far vivere l’unità scolastica a docenti, personale e studenti. A scuola sbarca il metodo della corresponsabilità. Nomina alcuni docenti referenti in alcune settori scolastici strategici: alternanza scuola lavoro, bullismo, prove invalsi, mostra mercato con i lavori che negli anni hanno realizzato gli studenti dell’artistico, scuola in chiaro, orientamento, concorsi fra gli studenti. Il sito della scuola viene rimesso a nuovo. Nasce una pagina Facebook per far conoscere la scuola nel territorio. Nonostante il poco tempo a disposizione non fa mancare la sua presenza fra i banchi degli studenti. A fine ottobre arriva un progetto unitario per l’alternanza scuola lavoro. Una vera novità. A livello amministrativo Di Majo porta a scuola trasparenza, competenza e chiarezza. Introduce l’obbligo di timbratura elettronica fra il personale. Rialzata la scuola a livello didattico e amministrativo occorreva farla vivere da sola.
Il motto del Dirigente Di Majo, fin dal suo arrivo, è uno: «A Cefalù non si può chiudere un’altra dirigenza». Era già accaduto due volte nella storia recente della città con la scuola media Porpora e con il Liceo artistico. Di Majo sa bene come all’orizzonte si profila adesso una terza chiusura: la dirigenza dello “Jacopo del Duca” dove è stato inviato quale reggente. L’idea che sembra serpeggiare è di trasformare le scuole superiori di Cefalù in un’unica realtà con a capo un unico Dirigente. Per l’amministrazione centrale è un bel risparmio. Non lo è però per l’educazione degli studenti e la cultura didattica. La perdita di un’altra dirigenza, per Di Majo, avrebbe conseguenze negative a livello culturale e sociale per la città di Cefalù. Prende posizione ufficiale e rinuncia anche a quei benefici economici che sarebbero potuti arrivare con una grande scuola da dirigere nella città di Cefalù. Dirigere una grande scuola, infatti, avrebbe rappresentato per il Dirigente un bel guadagno economico. Per Di Majo, però, a risultare sconfitta sarebbe stata la scuola.
Ai tanti benefici che ne avrebbe avuto, Di Majo preferisce lasciare alla sua città, Cefalù, due scuole superiori. La sua idea la manifesta presto ai collaboratori dello Jacopo del Duca. Fa conoscere il suo pensiero nelle sedi istituzionali. A gennaio arriva a scuola la bella notizia. Lo “Jacopo del Duca – Diego Bianca Amato” non scompare. Vi confluirà il liceo linguistico della cittadina normanna che fino ad allora dipendeva dal Cassarà di Palermo. La città di Cefalù torna ad avere due scuole superiori con due Dirigenti scolastici. Per Di Majo è un bel risultato. Raggiunge l’obiettivo scolastico di non far perdere una nuova dirigenza a Cefalù. Fin dal mese di gennaio la Sede centrale comincia a fare spazio, fra le sue aule, per accogliere gli studenti e i docenti del Linguistico. Studenti e docenti del linguistico fanno visita alla loro nuova scuola. Inizia una corrispondenza fra Di Majo e alcuni Enti per trasferire tutti i progetti portati avanti al Linguistico nella nuova scuola. Oggi 31 agosto 2019, ad un anno dalla nomina a reggente e alla fine del suo incarico allo «Jacopo del Duca Diego Bianca Amato» in via Pietragrossa, sede della scuola, tutto è pronto per l’inizio di una nuova avventura scolastica con un nuovo Dirigente titolare.