Perché cenare tardi fa ingrassare? Ecco a che ora mangiare per dimagrire

Perché cenare tardi fa ingrassare? A scoprirlo è stato un team di ricercatori della Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania. I ricercatori hanno scoperto una relazione diretta tra una cena tarda e l’aumento di peso. Dopo avere studiato il regime alimentar di alcune persone che si sono sottoposte allo studio i ricercatori hanno concluso che un regime alimentare posticipato corrisponde un aumento di peso e un maggiore rapporto tra il diossido di carbonio prodotto dal corpo e l’ossigeno consumato. Mangiare tardi, in altre parole, porta a metabolizzare di meno grassi e carboidrati che vengono così accumulati. La stessa ricerca ha scoperto che gli orari dei pasti, e in particolare della cena, hanno un impatto anche a livello ormonale. In particolare, durante le settimane di regime anticipato, sono stati registrati dei picchi già durante la mattina di grelina, ovvero l’ormone che stimola l’appetito, mentre il momento di apice della leptina, l’ormone del senso di sazietà, arrivava molte ore più tardi. In altre parole, mangiare presto consente di sentirsi sazi più a lungo, e mangiare quindi di meno, senza intaccare l’equilibrio dei pasti e fornendo al corpo tutti i nutrienti di cui ha bisogno.

A che ora mangiare per non ingrassare? Le scuole di pensiero sono molte. Secondo alcuni studi la cena perfetta è tra le 19 e le 20. Questo perché è meglio andare a dormire leggeri perché l’ormone della crescita e la somatomedina, che favoriscono l’aumento della massa grassa e la rigenerazione dei tessuti, lavorano meglio a stomaco vuoto. « La crononutrizione – spiega la dietista Anna Cossovich di Pesoforma – è un nuovo concetto dietetico che mette in relazione i bioritmi e l’assunzione di macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) e micronutrienti (vitamine e minerali). Secondo la cronutrizione molto fa l’orario dei pasti, che dovrebbero sempre essere quattro nella giornata: colazione, pranzo, spuntino e cena. Le ore ideali? Colazione tra le 7 e le 8, pranzo tra le 12 e le 14 , spuntino intorno alle 16 e cena tra le 19 e le 20».

Quale frutta mangiare dopo cena per non ingrassare? Il primo consiglio è di non arrivare all’ora di cena con troppa fame. Uno spuntino leggero a metà pomeriggio sarà quindi di rigore. «È preferibile consumare un secondo leggero abbinato ad un contorno ed una porzione di pane, riso o cereali. Scegliendo di mangiare presto – consiglia la dietista Claudia Cambria – si può optare ogni tanto anche per un piatto di pasta, utilizzando sempre condimenti light». Mangiare frutta di sera tardi non aumenta il rischio di ingrassare. Mangiare frutta la sera è una scelta alimentare che fa bene alla salute. Non esiste, però, un tipo di frutta migliore da mangiare dopo cena, il tutto è sempre da correlare innanzitutto al pasto fatto, poi alla propria attività digestiva. Ricordiamo che la frutta è composta essenzialmente da acqua, zuccheri e fibre. Inserirla dopo una cena già ricca di carboidrati, che prevede pasta o patate ad esempio, non fa che aumentare ulteriormente il carico glicemico dell’intero pasto e può far insorgere il problema della pancia gonfia, per cui è preferibile evitare di portarla in tavola. Se la cena prevede il consumo di carne, invece, può essere utile consumare una fetta di ananas fresco. La bromelina che contiene aiuta la digestione proteica. Un kiwi o un agrume, frutti ricchi di vitamina C, facilitano l’assimilazione del ferro alimentare. La frutta non deve mai sostituire un intero pasto serale. Tale scelta non è efficace. Anzitutto perché la frutta, da sola non possiede tutti i macronutrienti essenziali affinché un pasto sia bilanciato.

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