La pasta al dente fa bene o male alla salute? Risponde il nutrizionista

La pasta al dente fa bene o male alla salute? «E’ consigliabile consumare la pasta cotta al dente rispetto a quella molto cotta – afferma il nutrizionista Luca Piretta – perché la minor digestione degli amidi permette una dismissione più lenta delle molecole di glucosio contenute nell’amido stesso.Ci saranno quindi un minor impatto sull’indice glicemico e una minore stimolazione alla produzione di insulina e di conseguenza la stessa pasta avrà un minor impatto sul deposito di grasso nell’organismo». La cottura prolungata della pasta, infatti, provoca un rilascio dell’amido e se la cottura è troppo prolungata può succedere che l’acqua venga in parte assorbita dalla stessa pasta. A volte per avere una pasta ali ente si finisce coll’avere una pasta non cotta. La pasta non cotta, però, risulta poco digeribile, perché gli enzimi gastrici non riescono ad “attaccarla” completamente. Tutto questo potrebbe provocare problemi digestivi e di transito intestinale. Tra la pasta non cotta e quella al dente c’è la pasta al chiodo. E’ una cottura molto al dente che prevede la scolatura quando la pasta è ancora in parte cruda al centro e oppone una certa resistenza al taglio.

Come cuocere correttamente la pasta? Per cuocere una pasta al dente, digeribile e con basso indice glicemico occorre fare pratica. occorre affidarsi all’assaggio e seguire tre semplici regole. Anzitutto occorre usare molta acqua di cottura per bollire la pasta. La pasta va girata ogni tanto perché i granuli di amido devono idratarsi senza diventare collosi. La seconda regola riguarda il tempo di cottura riportato sulla confezione. Attenzione perché molte marche di pasta indicano ormai due cotture, quella al dente e quella normale. La terza regola è l’assaggio. Per essere certi che la pasta sia pronta, quando mancano 5 minuti alla fine della cottura, bisogna procedere all’assaggio. In questo modo si può capire esattamente quanto manca al grado di cottura desiderato. Quando scolate la pasta, non fermate la cottura con l’acqua fredda. Conservate un bicchiere di acqua di cottura. Può essere utile per rendere più morbido il vostro condimento.

Quali sono i benefici della pasta? La pasta accelera il metabolismo. Se consumata in quantità ottimale, 80 grammi a porzione, con una salsa a base di verdure o pomodoro fresco e poco olio, riesce ad accelerare il metabolismo. I suoi carboidrati hanno tempi lunghi di assorbimento. Per questo la pasta sazia più a lungo e fornisce zuccheri complessi necessari per ogni sforzo fisico e mentale. La pasta, in altre parole, aiuta il corpo a lavorare di più, meglio e più a lungo. la pasta aiuta nella concentrazione. Essendo facilmente digeribile, fornisce al cervello zuccheri indispensabili per gestire l’attenzione, la concentrazione e anche per gestire i momenti di stress. Ecco perché la pasta è un anti stress. Tutto questo per la presenza di vitamine del gruppo B, soprattutto della B1, chiamata anche tiamina, utile per il corretto funzionamento del sistema nervoso. La pasta ha l’indice glicemico più basso fra tutti i carboidrati. Ecco perché fa sentire sazi ed alza il livello delle proteine che proteggono il cuore e la circolazione del sangue. La pasta contiene poco sodio e quindi aiuta la pressione. Inserendo il consumo di pasta integrale in uno stile di vita sano che riduce gli eccessi, come l’alcol, il fumo e i cibi stagionati e raffinati, si hanno minori possibilità di aumentare di peso con gli anni. Con la pasta integrale, infatti, si ha una presenza di maggiori quantità di carboidrati complessi e di fibre. Tutto questo dona un maggiore senso di sazietà e non fa avvertire velocemente la sensazione di fame.

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