«I cereali integrali presentano due importanti vantaggi – sostiene il nutrizionista Giorgio Donegani – hanno maggiore ricchezza nutritiva e rallentano l’assorbimento degli zuccheri semplici». Il consiglio è di sostituire il 50% dei cereali raffinati che si mangiano con quelli integrali. Si tiene sotto controllo la glicemia e il colesterolo, sai avrà meno fané e si riduce il rischio d’ingrassare.
Gli alimenti integrali abbassano la glicemia. La variante integrale di ogni tipologia di cibo ha un indice glicemico decisamente più basso rispetto alla sua versione “raffinata” o bianca. Grazie alle fibre, gli zuccheri vengono assorbiti in minor quantità e più lentamente garantendo rilascio di energia rallentato e diffuso nella giornata.
I benefici del mangiare integrale
Mangiare integrale aiuta chi soffre di stipsi. Mangiare integrale fa bene, quindi, perché favorisce la funzionalità intestinale grazie al contenuto di fibra che, se associata ad un corretto consumo di acqua, può essere utile nei soggetti che soffrono di stipsi.
Mangiare integrale aumenta la sensazione di sazietà. Mangiare integrale fa bene, quindi, perché è d’aiuto alle persone che hanno problemi di eccesso ponderale o faticano nel controllare il peso.
Mangiare integrale fa bene perché riduce l’assorbimento di grassi e zuccheri semplici. Ecco perché i cibi integrali possono aiutare nel controllare meglio i valori glicemici.
Mangiare integrale previene lo sviluppo di malattie dell’intestino. Sono diversi gli studi che lo dimostrano. La quantità giornaliera consigliata di fibra cdeve essere circa 20-30 g/die, quantità molto difficile da raggiungere col solo consumo di frutta e verdura.
Mangiare integrale previene il cancro. I cereali integrali, infatti, sono preventivi nei confronti dell’insorgenza del cancro ed in particolare del cancro al colon. Tutto questo grazie alla presenza dei numerosi antiossidanti.
Mangiare integrale aiuta a dimagrire? Sì e no. A parità di peso, l’integrale fornisce un po’ meno calorie rispetto allo stesso cibo raffinato ed ha anche un maggior potere saziante. Per non ingrassare occorre una dieta equilibrata. Mangiare integrale non autorizza a mangiare a volontà. Per abbassare l’indice glicemico, per esempio, basterebbe consumare pasta o riso bianchi ma accompagnati da verdure.
Attenzione a quale integrale si mangia. I prodotti integrali non sono tutti uguali. Nella composizione delle farine utilizzate, infatti, a volte la quantità di farina raffinata può essere superiore a quella integrale. Un prodotto può considerarsi integrale solo se il 50% della farina utilizzata lo è. Se i preparati contengono grassi come olio d’oliva, girasole, soia, oppure strutto o burro, dobbiamo considerarli come prodotti conditi ed elaborati, con valore calorico più alto e consumarli con moderazione. Occhio quindi alle etichette. Un alimento non è integrale solo perché al prodotto raffinato è stata aggiunta la crusca.
Con la parola integrale si intendono due cose diverse: farina bianca addizionata di crusca finemente rivaccinata e farina integrale ottenuta dalla macinazione del chicco intero. Se si mangiano cereali con il primo metodo sei vittima di una specie di truffa. In questo caso il cibo che hai messo nel carrello non ha niente di sano, anzi è in realtà pericoloso. Questo cibo ricostruito infiamma l’intestino crasso ed è controindicato in caso di colite, meteorismo, sindrome del colon irritabile, gastrite e stitichezza.
Il vero integrale è quello che riporta sull’etichetta “farina integrale macinata”. Ecco come scoprire se il pane è davvero integrale. Osservalo con attenzione, se ha un colore di base chiaro su cui si evidenziano tanti puntini scuri è sicuramente un falso pane integrale. Un pane veramente integrale ha un colore scuro omogeneo.
Il nostro consiglio. Consumare cereali integrali biologici perché, dal momento che conservano anche il loro strato più esterno, è importante che non abbiano assorbito sostanze tossiche spesso utilizzate durante la loro coltivazione.