Perché mangiare la crusca a colazione? Mangiare la crusca a colazione è un’ottima scelta per evitare attacchi di fame improvvisi durante la mattinata. Nella crusca, infatti, sono concentrati numerosi minerali come ferro e magnesio, ma anche vitamine fra le quali anche tiamina (vitamina B1), niacina (vitamina PP) e tocoferolo (vitamina E) la cui carenza è spesso causa di spossatezza e stanchezza.
La crusca non è solo una fonte di fibre ma anche di sali minerali e vitamine utilissime per il benessere psico-fisico. Il contenuto di fibre insolubili, come la cellulosa e la lignina, che si trovano nella crusca, favorisce la regolarità intestinale, agevolando il transito. Le fibre della crusca, assorbendo molta acqua, aumentano il senso di sazietà nello stomaco e per questo la crusca è una preziosa alleata della dieta in quanto contiene anche poche calorie e ne basta una piccola quantità per spezzare la fame.
Quali sono i benefici della crusca?
La crusca è un lassativo perché contiene un’elevata presenza di fibre che ammorbidiscono le feci e ne facilitano l’espulsione, combattendo quindi la stitichezza. La crusca aiuta anche a contrastare il tumore al colon e l’insorgenza dei diverticoli, fa dimagrire in quanto riesce ad aumentare il senso di sazietà andando ad assorbire maggiori quantità di acqua.
La crusca combatte il colesterolo e il diabete perché da un lato limita l’assorbimento dei trigliceridi e dall’altro lato evita l’innalzamento della curva glicemica. La crusca favorisce il corretto apporto di vitamine e sali minerali, combattendo il senso di stanchezza.
Quanta crusca assumere durante il giorno?
Per un corretto utilizzo di questo ingrediente è sempre bene non esagerare e limitarsi a massimo 2 cucchiai al giorno, uniti ad almeno 2 litri di acqua nell’arco della giornata. Si raccomanda sempre di preferire la crusca naturale e biologica agli integratori da banco.
Come mangiare la crusca? Un consumo eccessivo di crusca potrebbe rivelarsi dannoso perché potrebbe ridurre la capacità di assorbimento di vitamine e sali minerali. Quando si inizia a mangiare la crusca l’organismo necessita di una fase di adattamento, per cui potrebbe manifestarsi un eccesso di flatulenza. Per tenere a bada questo spiacevole inconveniente si consiglia di razionare le dosi nel corso della giornata, aumentandole gradualmente.
La crusca sazia e abbassa la glicemia?
La crusca favorisce il senso di sazietà perché, mescolandosi prima alla saliva e poi ai succhi gastrici, aumenta il suo volume e arriva nello stomaco scatenando una sensazione di pienezza. La crusca assorbe acqua in abbondanza, da 20 fino a 40 volte il suo peso, creando nel tubo digerente una sorta di “pellicola”, che limita l’assorbimento di zuccheri, grassi e calorie.
La crusca ripulisce in profondità le pareti dell’intestino, eliminando i materiali di scarto, drenando la flora batterica e migliorando l’evacuazione. Per chi soffre di stipsi e tensioni addominali, la crusca funziona meglio del lassativo e non ha effetti collaterali. La crusca è una alimento consigliato ai diabetici perché previene i picchi glicemici in quanto riduce i livelli di zuccheri che circolano nel sangue, contrastando il rapido accumulo di adipe.