Cosa succede a chi beve caffè a digiuno? Risponde la medicina

Cosa succede a chi beve caffè a digiuno? Bere caffè a digiuno stimola la secrezione di acido cloridrico che, se normalmente, favorisce la digestione, in assenza di cibo può essere dannoso. Stesso discorso vale anche per il caffè decaffeinato. Ma tutto questo non è l’unico rischio che si corre quando si beve il caffè a digiuno. Bere caffè a digiuno, secondo alcuni medici, può causare nervosismo e alterazione dell’umore. Può anche aumentare i sintomi di ansia, l’irritabilità e l’incapacità di concentrarsi. Insomma sorseggiare una tazza di caffè a digiuno, soprattutto al mattino, potrebbe alterare il proprio ritmo circadiano. Il corpo rilascia un ormone chiamato cortisolo che, al mattino, essendo presente a livelli elevati, facilita il risveglio e permette di rimanere attivi per tutta la giornata.

Bere caffè a digiuno provoca stanchezza? Consumare caffè al mattino e a digiuno andrebbe ad alterare i livelli dell’ormone dello stress facendoci sentire stanchi e affaticati. Bere una tazza di caffè prima di aver consumato un pasto è uno scacco all’idratazione del nostro corpo. Accresce il fabbisogno giornaliero di acqua e può causare disidratazione e tachicardia. Prendere il caffè a digiuno è un attacco al proprio stomaco, attacco reso ancor più pericoloso se la tazzina di caffè è seguita da una sigaretta. La dietista Leslie Langevin consiglia di mettere qualcosa sotto ai denti prima di prendere il caffè. La caffeina, presente nel caffè, quando nello stomaco non è presente alcun cibo, causa un incremento della secrezione acida gastrica.

Bere caffè a digiuno provoca problemi allo stomaco? Il caffè a digiuno può, a lungo andare, portare problemi allo stomaco. Quando assumiamo caffè a digiuno, infatti, causiamo un incremento della secrezione acida gastrica. L’acido cloridrico rilasciato dalla caffeina solitamente aiuta a elaborare il cibo ingerito, ecco perché il caffè viene spesso considerato un digestivo, ma quando il cibo non è presente il caffè può attaccare le mucose dello stomaco. In persone particolarmente sensibili questo tipo di acidità potrebbe a lungo andare favorire la comparsa di problemi come la gastrite, bruciore, reflusso gastro/esofageo. Chi soffre già di questo tipo di disturbi, non dovrebbe assumere il caffè a digiuno nemmeno quello decaffeinato.

Bere caffè con il latte fa bene alla salute? Il caffè assieme al latte è la soluzione peggiore che si possa scegliere. Questi due alimenti, infatti, si inibiscono a vicenda, nel senso che la caffeina inibisce l’assorbimento del calcio contenuto nel latte , a causa dell’azione di particolari composti contenuti nel caffè e chiamati tannini, che ostacolano l’assorbimento anche di ferro e altri minerali.
Inoltre l’azione del tannino ostacola la digestione e l’assimilazione delle proteine in genere, quindi in questo caso di quelle del latte. Gli effetti negativi del latte derivano sempre dalla caseina, una proteina complessa da digerire. Questa, abbinata alla caffeina, diventa un mix che lo stomaco fatica ad elaborare.

Bere acqua con il caffè fa bene? Per evitare i danni causati dall’acido cloridrico nello stomaco bisogna dunque consumare del cibo con il caffè. In concomitanza si potrebbe bere un bicchiere d’acqua in modo da ridurre il tempo di permanenza del caffè all’interno dello stomaco. La consuetudine del bicchierino d’acqua ha una ragione pratica alla base: veniva servito quando la maggior parte delle caffetterie erano anche torrefazioni e producevano in autonomia la loro miscela. I baristi esigevano che i clienti gustassero il loro caffè senza che l’aroma fosse in alcun modo alterato da fattori esterni. L’acqua serviva dunque a ripulire il palato per poter apprezzare tutte le sfumature del caffè.

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