La Polizia di Stato ha identificato e deferito alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo gli autori di un grave episodio di bullismo di cui è rimasto vittima un 14enne del cefaludese.
Il ragazzino, nei giorni scorsi, in una zona di campagna non distante da Cefalù, è stato dapprima deriso e poi aggredito con insulti, umiliazioni, percosse e violenze sia psicologiche che fisiche, da un gruppo di ragazzini suoi coetanei. Uno di questi, con il proprio smartphone ha ripreso le scene di violenza che, successivamente, sono state diffuse su un chat social, divenendo presto virali nell’ambito della comunità in cui vivono gli adolescenti. Ad aggravare la condotta dei minori e rendere più incresciosi i fatti, la condizione della vittima, con una lieve disabilità che la rende vulnerabile e meno capace di difendersi, e già destinataria in passato di scherni e atti persecutori.
Gli stessi genitori della vittima sarebbero venuti a conoscenza di quanto accaduto, avvisati da alcuni conoscenti che avevano visto il filmato postato sui social. Hanno, quindi, sporto denuncia presso il Commissariato di P.S. “Cefalù” e ciò ha dato immediato impulso alle indagini svolte con solerzia ed efficacia dagli agenti della Polizia di Stato.
E’ emerso come il giovanissimo subisse vessazioni da ben due mesi da parte di taluni adolescenti, uno dei quali in particolare lo insultava e percuoteva sistematicamente malgrado le implorazioni della vittima di interrompere tali condotte.
In una di queste circostanze, lo stesso aggressore, a seguito delle ennesime rimostranze della vittima, la colpiva con pugni, facendola cadere a terra ed insultandola con epiteti e frasi di chiara matrice denigratoria e derisoria. Al contempo, un altro ragazzo filmava le scene incoraggiando l’aggressore e pronunciando frasi il cui contenuto istigava a perpetuare la violenza.Il video veniva subito diffuso e fatto circolare sui social, così da diventare presto virale presso la comunità in cui vivono e risiedono gli adolescenti coinvolti.
Le utili informazioni fornite agli agenti dalla vittima del grave episodio di bullismo, dai suoi genitori e poi i successivi sopralluoghi presso il luogo dell’aggressione, l’analisi certosina dei frammenti video ed infine il sequestro dei cellulari delle persone coinvolte e/o presenti ai fatti, hanno permesso ai poliziotti di individuare con certezza ed in poche ore i responsabili degli atti persecutori, delle violenze consumate in danno del minore e della successiva divulgazione delle stesse.
Tre quindicenni residenti in zona sono stati, quindi, denunciati per stalking, percosse, violenze, minacce e diffamazione, con l’aggravante della disabilità e della minore età della vittima. Il video, unitamente ai cellulari con i quali è stato girato e diffuso, è stato invece sottoposto a sequestro.