Cosa succede a chi mangia tutti i giorni il salmone affumicato? Incredibile

Cosa succede a chi mangia tutti i giorni il salmone affumicato? Il salmone affumicato mangiato tutti i giorni può mettere seriamente a rischio la salute. Il salmone affumicato contiene un’alta dose di sodio. In appena tre etti di salmone affumicato, infatti, si trovano 666 milligrammi di sodio che equivale a più di un terzo del valore giornaliero consigliato. La maggior parte del salmone, inoltre, viene affumicato a freddo. In altre parole la la temperatura non è abbastanza calda per cuocere il pesce e per uccidere i batteri potenzialmente nocivi. È il caso, ad esempio, del Listeria monocytogenes: un batterio che può causare una rara ma grave intossicazione alimentare soprattutto tra le donne incinte, anziani e quelle persone con il sistema immunitario indebolito.

Il salmone affumicato è un cibo sicuro? Il salmone affumicato non è un cibo molto sicuro. Per questo occorre stare molto attenti alla sua etichetta. Lo rivela un’analisi che ha fatto in Germani la rivista «Ökotest» che ha analizzato in laboratorio 20 marche di salmone affumicato che vengono vendute in tutti i supermercati. Ne è venuto fuori che il salmone affumicato non è un cibo sicuro e per questo occorre sempre fare attenzione alla sua etichetta. In molti campioni esaminati è stata individuata la presenza dell’etossichina, un conservante che può rivelarsi pericoloso per la salute. Nel salmone affumicato sono stati trovati i nematodi: piccoli organismi che possono provocare gravi danni.

Come leggere l’etichetta del salmone affumicato? Verificare subito la provenienza del salmone affumicato, la lista degli ingredienti e i trattamenti a cui è stato sottoposto prima di arrivare sulle nostre tavole. Vedere se è presente la scritta «salmone affumicato» ed evitare i prodotti con la dicitura «salmone al gusto affumicato». In questo caso non è avvenuta un’affumicatura tradizionale con la legna, ma sono stati semplicemente aggiunti degli aromi artificiali. Attenzione al colore, che deve essere sempre uniforme e senza venature, macchie scure o zone secche. Scegliere una lista di ingredienti corta e valutate con attenzione la data di scadenza del salmone affumicato per stabilirne la freschezza.

Il salmone affumicato si può mangiare in gravidanza? In gravidanza è da evitare il salmone affumicato a prescindere da quale sia stato il metodo di cottura, trattamento e conservazione. Il salmone affumicato, infatti, è a rischio di contaminazione del Listeria monocytogenes, batterio responsabile della listeriosi. La trasmissione di questa malattia infettiva avviene principalmente per via alimentare. Ecco perché il salmone affumicato non è ritenuto adatto ad una donna che sta affrontando la gravidanza. Il consiglio degli esperti è di consumarne una o due porzioni a settimana, a patto che sia salmone fresco e ben cotto che è ottima fonte di omega 3.

Quali sono i benefici del salmone affumicato? Un buon salmone affumicato conserva le caratteristiche dell’alimento fresco. L’affumicatura, infatti, è un’antichissima tecnica di conservazione degli alimenti che dà modo ai cibi di rimanere praticamente intatti per un tempo consono al loro consumo, senza aggiungere conservanti. Un buon salmone affumicato, è bene dire, contiene gli omega 3 che rallentano l’invecchiamento cellulare. Inoltre i grassi polinsaturi che contiene riducono il declino cognitivo dovuto all’avanzare dell’età. Nel salmone affumicato si riducono i grassi e le calorie. 100 grammi di salmone non affumicato, infatti, possiedono circa 185 calorie che diventano solo 147 in presenza del salmone affumicato.

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