Tecnologia ed innovazione insieme per la didattica: Euroform ha mantenuto la promessa. Lo avevano annunciato lo scorso anno in fase di orientamento e lo hanno realizzato in queste ultime settimane. Martedì mattina sono stati consegnati gli iPad agli alunni di primo anno.
“Un obiettivo ambizioso che Euroform persegue per la sperimentazione di nuove tecnologie a servizio della didattica” dice la direttrice delle sedi Euroform di Palermo e provincia, dottoressa Maria Rita Muratore, “Compiti interattivi da fare con l’iPad rendono lo studio più attuale ed entusiasmante, stimolano la creatività e l’apprendimento pratico, aumentano il coinvolgimento, arricchiscono l’esperienza didattica degli studenti. Il progetto ha visto la partecipazione di tutto il personale e del corpo docente impegnato in attività di formazione volte ad acquisire le competenze utili per l’utilizzo corretto dell’IPad.”
Continua la responsabile di sede, la professoressa Serena Glorioso “La scuola italiana sta rispondendo in modo serio all’innovazione didattica e anche all’uso delle tecnologie. Gli alunni sviluppano più competenze, più capacità di risolvere problemi, utilizzando appunto nuovi linguaggi e nuove forme di strumentazione che, oggi, sono necessari anche per affrontare il futuro che sta arrivando e che in qualche modo già c’è.” Su questi tablet sono caricate, tra le tante applicazioni, anche le dispense didattiche destinate agli alunni. Proprio con la Circolare Ministeriale 18 del 9 febbraio 2012, a partire dall’anno scolastico 2011-2012, si è favorito l’uso dei libri di testo scaricabili in formato digitale alleggerendo, di conseguenza, la mole di libri che, spesso e purtroppo, gli alunni sono costretti a portarsi sulle loro spalle. Inoltre, gli iPad sono molto accessibili, infatti, possono facilitare l’apprendimento di tutti, a maggior ragione dei soggetti affetti da handicap, favorendo la comunicazione e l’integrazione sociale.”
Continua l’ingegnere di Informatica Commerciale Partner Apple, Giuseppe Cangemi, “E-book animati, realtà aumentata, ribaltano la lezione tradizionale. Prima bastava studiare il libro di testo, ora si creano lezioni, si effettuano ricerche, addirittura si costruiscono libri. Lo studio è più ampio, più profondo.” Aggiunge la segretaria amministrativa, Oriana Cuzzaniti: “La cosa bella è che in genere i progetti iniziano e muoiono. Questo progetto no, non morirà. Gli strumenti adesso li abbiamo. Sta a noi cercare di impiegarli al meglio e costantemente, in modo che diventino per tutti degli strumenti naturali, quotidiani. Ce li abbiamo in casa e li utilizzeremo al meglio!”.