Cosa succede a chi mangia i fagioli dopo 2 giorni di ammollo? Va incontro ad una digestione più facile ed evita di avere stanchezza, gambe pesanti, capogiri e gonfiore intestinale dopo avere mangiato i fagioli. L’ammollo nei fagioli, infatti, consente di attivare la germinazione e permette una buona eliminazione dei fitati. L’ammollo infatti serve per eliminare l’acido fitico presente nei fagioli e in tutti i legumi secchi. Questa sostanza impedisce di assorbire quei minerali necessari al nostro organismo, come calcio, ferro, zinco e magnesio, e si lega a quelli già presenti diventando anti-nutriente. L’ammollo non deve durare meno di 12 ore e diventa ottimale quando si protrae anche per 2 giorni. L’ammollo, infatti, serve ad eliminare alcuni inconvenienti causati dagli oligosaccaridi.
Si può utilizzare l’acqua servita per tenere i fagioli in ammollo?Va buttata perché contiene purine che sono sostanze tossiche che favoriscono la comparsa di acido urico nel sangue. Se l’acido urico si accumula nel sangue si verifica una condizione chiamata iperuricemia. In alcune persone l’iperuricemia può causare calcoli renali o portare a una condizione infiammatoria delle articolazioni chiamata gotta. I fagioli secchi contengono una media concentrazione di purine. Tra gli alimenti con alte concentrazioni di purine troviamo le interiora, come fegato, cervello e reni di manzo, ma anche carni di selvaggina con alta percentuale di grassi fra cui anche il cervo. Le purine si trovano, quindi, in diversi alimenti.
Quali sono i benefici dei fagioli tenuti in ammollo per 2 giorni? I fagioli aiutano a perdere peso. Alcuni studi scientifici, infatti, hanno associato il consumo di fagioli al minor rischio di sviluppare sovrappeso e obesità. Il consumo di legumi 4 volte a settimana per 2 mesi porterebbe alla riduzione dello stato proinfiammatorio e una maggiore perdita di peso rispetto a una dieta che esclude questi alimenti. I fagioli, inoltre, aiutano a prevenire il diabete perché ricchi di proteine, fibre, carboidrati a lento rilascio. Avendo, infatti, i fagioli un basso indice glicemico sono efficaci nel regolare i livelli glicemici e quindi nel prevenire anche il diabete.
I fagioli aiutano a combattere il colesterolo? I fagioli sono ricchi di vitamine A, B, C, ed E, contengono inoltre sali minerali e oligominerali, come potassio, ferro, calcio, zinco e fosforo. I fagioli sono ricchi anche di lecitina, un fosfolipide che favorisce l’emulsione dei grassi, evitandone l’accumulo nel sangue e riducendo di conseguenza il livello di colesterolo. I fagioli, quindi, potrebbero aiutare ad abbassare il colesterolo. Alcuni studi scientifici, infatti, hanno confermato che il consumo regolare di fagioli non solo contribuisce a ridurre il colesterolo totale, ma anche il colesterolo cattivo, quello che aumenta il rischio di sviluppare alcune gravi patologie cardiovascolari.
I fagioli aiutano a prevenire il cancro? Alcuni studi hanno dimostrato che mangiare fagioli potrebbe aiutare a prevenire il cancro al colon. Tutto questo grazie all’azione delle fibre, dell’amido resistente e degli alfa-galattosidi (prebiotici). Queste sostanze raggiungendo il colon vengono fermentati dai batteri benefici e stimolano la formazione di diversi composti come il butirrato, l’acetato e il propionato che agiscono migliorando la salute del colon e riducendo il rischio di cancro in quest’area. Altri studi sostengono che consumare regolarmente fagioli e legumi potrebbe essere d’aiuto nel prevenire il tumore al seno. I fagioli, infatti, sono ricchi di composti con proprietà antiossidanti.