Cosa succede a chi mangia i semi della mela? I semi della mela contengono un composto chiamato amigdalina, una molecola a base di cianuro e zucchero. Se il seme viene masticato e rotto, gli enzimi umani entrano in contatto con l’amigdalina e con la parte zuccherina della molecola, esponendo lo stomaco al velenoso acido cianidrico. La tossicità da cianuro è sperimentata dall’uomo a dosi di circa 0,5-3,5 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo. I sintomi dell’avvelenamento da cianuro includono crampi allo stomaco, mal di testa, nausea e vomito e, quando l’intossicazione è grave, possono culminare anche nell’arresto cardiaco, insufficienza respiratoria, coma e morte. L’ingestione di elevate quantità di semi di mela, è bene sapere, può anche provocare la morte della persona.
Quanti semi della mela occorre ingerire per arrivare alla morte? La tossicità dei semi di mela non dev’essere sottovalutata. Quantità non letali di amigdalina, convertita in acido cianidrico, possono comunque provocare effetti indesiderati: eccitazione alternata a depressione, difficoltà respiratorie, stupefazione, occhi vitrei, dilatazione delle pupille, convulsioni, spasmi e coma. Per gli esseri umani si considera fatale una dose che va dai 1,5 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo in su. Un seme di mela pesa circa 0,7 grammi. Per avvelenarsi sarebbe necessario, quindi, ingerire un numero enorme di semi di mela. Anche se tutto questo è vero bisogna separare la mela dai suoi semi che non vanno masticati né ingeriti.
Quali sono i benefici della mela? La mela possiede un particolare tipo di flavonodi in grado di aumentare la densità ossea e prevenire l’osteoporosi. Il succo di mela aiuta i bambini affetti d’asma. La quercitina contenuta nella mela protegge le cellule cerebrali dagli attacchi di radicali liberi. Grazie all’azione della pectina contenuta nella mela si può abbassare il livello del colesterolo cattivo. Secondo uno studio americano chi introduce la mela nella propria dieta quotidiana riduce del 50% la possibilità di ammalarsi. La mela aiuta nella prevenzione del cancro al seno e al fegato.
L’alto contenuto di pectina della mela, infine, aiuta anche chi ha il diabete.
Perché mangiare la buccia della mela? La buccia della mela contiene la maggior parte delle fibre, fondamentali per il benessere e la regolarità del nostro intestino. Una mela mangiata con la buccia contiene in media 4,4 grammi di fibra, senza la buccia invece solo 2,1 grammi. La buccia della mela contiene anche la maggior parte delle vitamine. Una mela con la buccia contiene in media 8,4 milligrammi di Vitamina C e 98 Unità Internazionali di vitamina A. Senza la buccia, invece, queste vitamine scendono rispettivamente a 6,4 milligrammi e a 61 Unità internazionali. La buccia della mela, infine, allevia i problemi respiratori.
Quali altri semi di frutta sono pericolosi per la salute? I semi delle ciliegie contengono acido cianidrico, un potente veleno che ostacola il trasporto dell’ossigeno da parte del sangue. L’acido si libera solo se si danneggia il nocciolo con i denti o se lo si ingerisce. Anche il nocciolo della pesca racchiude un glicoside: l’amigdalina. Questo glucoside è cianogenico e quindi capace di liberare acido cianidrico nel nostro organismo. L’amigdalina, inoltre, è contenuta nei noccioli delle pesche, delle albicocche, delle prugne e delle ciliegie. Il problema sussiste, quindi, nel momento in cui il nocciolo si schiude consentendo all’amigdalina di uscire allo scoperto.