Presto che è tardi! Le imprese affogano. Iniziamo dallo stop ai contributi salariali
Appello dell’imprenditore siciliano Salvatore Ombra, vicepresidente di Ausonia srl e presidente di Airgest. «Servono aiuti alle imprese, non solo aeroportuali ma anche industriali. Ancora, dal lockdown per il Coronavirus, una cosa vera dal governo non l’abbiamo vista, se non tanta confusione. Basterebbero cose semplici, chiare e concrete. Ad esempio, ogni mese, il datore di lavoro paga l’F24, versando allo Stato i contributi salariali. Se il premier Giuseppe Conte, di concerto con il ministro, consentisse al datore di lavoro di abbattere del 50% il cuneo fiscale sul lavoro, si darebbe un aiuto vero, una ricchezza immediata in mano alle imprese. A noi serve liquidità e anche i lavoratori avrebbero in tasca subito più soldi». Questo è l’appello lanciato da Salvatore Ombra, imprenditore siciliano, attivo nel settore dei gruppi elettrogeni, vicepresidente della Ausonia srl, azienda storica di Marsala, leader nel settore e presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi.
Consentire investimenti in digitalizzazione con il credito di imposta
«Si potrebbe inserire un allentamento del codice degli appalti, sempre nel rispetto della legge – prosegue SalvatoreOmbra – ciò darebbe impulso all’economia reale. Un altro intervento importantissimo al pari del costo del lavoro è favorire gli investimenti nelle imprese, sia in termini infrastrutturali che in digitalizzazione, con il principio del credito di imposta, questo consentirebbe alle aziende sane di rilanciarsi, tirandosi dietro tutto l’indotto e favorire i consumi. Abbiamo visto come il Coronavirus ha cambiato il modo di rapportarsi e pertanto sono necessari investimenti nelle imprese per la riconversione e adeguamento dei sistemi informatici e gestionali e servono tanti capitali».