Cosa succederà nei prossimi mesi con il Coronavirus? Il confronto con la Spagnola

Il futuro della pandemia da coronavirus resta assai incerto. Alcuni studiosi hanno guardato indietro ed hanno ripreso alcuni studi sull’influenza spagnola del 1918 per capire cosa potrebbe riservare il futuro. Si scopre, per esempio, che la seconda ondata dell’influenza spagnola, la peggiore pandemia della storia, fu più mortale della prima o della terza. L’influenza spagnola si verificò in tre ondate, che iniziarono nella primavera del 1918 e si placarono entro l’estate del 1919. La seconda ondata, avvenuta nell’autunno del 1918, fu di gran lunga la più mortale. Durante il periodo della pandemia, gli Stati Uniti stavano combattendo nella prima guerra mondiale. Durante questo periodo, centinaia di migliaia di soldati hanno viaggiato in tutto il mondo, contribuendo alla diffusione dell’influenza. Alla fine, l’influenza finì per essere responsabile di più morti rispetto al numero totale di vittime civili e di soldati causate dalla guerra.
La spagnola ha fatto più vittime nella seconda ondata. Secondo uno studio pubblicato dal National Center for Biotechnology Information, al quale fa riferimento un articolo apparso su https://dailycaller.com/, durante la prima ondata, l’influenza spagnola causò circa 5 morti per ogni 1.000 persone al suo apice. La seconda ondata fu quasi 5 volte più mortale, uccidendo quasi 25 persone per 1.000 al suo apice. La terza ondata ha raggiunto il picco di circa 10 decessi per 1.000 persone. E’ difficile accertare il numero esatto di decessi per ciascuna ondata a causa della mancanza di una documentazione medica completa del periodo di tempo, nonché della mancanza di registri delle regioni in via di sviluppo. Simile all’attuale pandemia di coronavirus, l’economia ha sofferto nel 1918 quando le imprese sono state costrette a chiudere a causa della malattia. Gli Stati Uniti hanno anche sofferto di una carenza di professionisti medici a causa dell’elevato numero che prestavano servizio all’estero durante la prima guerra mondiale. Alla fine della pandemia del 1918, circa ⅓ della popolazione mondiale era stata infettata e 50 milioni di persone erano morte.
Ci sarà una seconda ondata anche per il Coronavirus. Gli esperti avvertono che potrebbe arrivare una seconda ondata della pandemia di coronavirus. Il professore di epidemiologia di Harvard, Marc Lipsitch, ha affermato che «l’autunno sarà molto simile alla primavera» e che i casi di coronavirus raggiungeranno il picco a dicembre, secondo l’American Medical Association. «Avremo più difficoltà a controllare il coronavirus in autunno … e saremo tutti molto stanchi delle distanze sociali e di altre tattiche». Lipsitch ha affermato che le sue ricerche dimostrano che l’estate rallenterà i tassi di infezione da coronavirus di circa il 20%, il che è «solo abbastanza per rallentarlo, ma non abbastanza per fermarlo». Ha detto che il coronavirus tornerà con una seconda ondata in autunno. «Quasi tutti i governi parlano di revoca delle misure di controllo. Non tutti i governi, ma molti, a causa degli oneri economici. Dati i casi di incidenza relativamente elevati che abbiamo negli Stati Uniti, è una cosa molto rischiosa da fare in questo momento». Per Marc Lipsitch potrebbe passare del tempo prima che l’immunità porti a una vera fine della pandemia.
Fonte: https://dailycaller.com

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