Trova le 2 lire del 1927 perché valgono 5.000 euro. La moneta nel ritto porta il Semibusto del sovrano, Vittorio Emanuele III, in uniforme a testa scoperta, rivolto a destra. Attorno la scritta “Vittorio Emanuele III Re d’Italia”. Nel rovescio si vede il Fascio littorio centrato con scure con alla sua sinistra la scritta “Buono da lire 2” e a destra la data. La moneta da 2 lire del 1927 è molto rara. Se le sue condizioni sono di FDC il suo valore può sperare anche i 5.000 euro. Se è invece un SPL il suo valore scende a circa 2.000 euro.
La moneta italiana da 2 Lire ha fatto la sua comparsa per la prima volta nel 1861 durante il Regno d’italia. Negli anni ha continuati a circolare finendo col segnare la stessa storia dell’Italia per circa una eccolo. Durante questi cento anni circa la moneta da 2 Lire ha subito diverse variazioni sia per quanto riguarda il materiale che il peso.
Le monete da 2 Lire di Vittorio Emanuele III vengono emesse tra il 1901 e il 1917. Era la fase in cui il valore della moneta era dato dalla quantità di materiale prezioso in esso contenuta. Le monete da 2 lire coniate, invece, dal 1923 fino al 1935 sono buoni di cassa dal valore di 2 lire.
Le monete da 2 lire emesse fra il 1923 e il 1927 oggi hanno tutti un valore di rilievo e per questo quando vengono trovate vanno custodite per bene. Quella emessa nel 1924, per esempio, oggi può valere se in FDC intorno ai 300 euro. Quella coniata nel 1925, invece,s sempre se in FDC oggi vale molto di più perché la sua quotazione può raggiungere anche i 2.000 euro.
Le 2 lire del 1927 oggi valgono 5.000 euro
Di valore elevato quella coniata nel 1926 che se in FDC oggi viene valutata quasi 3.000 euro. Questa stessa moneta, però, se si trova nelle condizioni SPL vede scendere il suo valore ad appena 500 euro. Di poco valore le monete da 2 lire degli anni ’30 che vengono quotate pochi euro. Quella del 1939 per esempio è quotata se in FDC appena 50 euro.
