Quando mangiare il cioccolato per abbassare la glicemia? Ecco il trucchetto della nonna

Quando mangiare il cioccolato per abbassare la glicemia? Mangiare un pezzetto di cioccolato fondente al giorno aiuta ad abbassare la glicemia. Mangiare un pezzetto al giorno può prevenire le malattie cardiache e aiutare chi soffre di diabete. Mangiare cioccolato fondente riduce i livelli di zucchero e di insulina nel sangue. Lo hanno scoperto gli scienziati del Centre for Global Cardiometabolic Health della Brown University (Usa), che sull’argomento hanno pubblicato i risultati sulla rivista ‘Journal of Nutrition’. Mangiare il cioccolato fondente non fa alzare la glicemia e quindi è molto utile nella lotta al diabete di tipo 2. Non bisogna mangiare, invece, il cioccolato al latte perché contiene una elevata concentrazione di zucchero che fa aumentare proprio il valore della glicemia nel sangue.

Quali sono i sintomi del Diabete di tipo 1? Il diabete di tipo 1 è diverso dalla sua controparte più comune, il diabete di tipo 2. Alcuni dei sintomi più evidenti e più comuni del diabete di tipo 1 sono la sete eccessiva, livelli insolitamente alti di minzione, sentirsi stanco tutto il tempo e la perdita di massa muscolare con la perdita di peso inspiegabile. Altri sintomi possono essere il prurito intorno al pene o alla vagina, l’offuscamento della vista causato dalla secchezza degli occhi, i crampi inaspettati, le infezioni della pelle. Riconoscere i 4 sintomi principali del diabete di tipo 1 aiuta la diagnosi prima che insorga la chetoacidosi.

Quali cibi aiutano a tenere sotto controllo il diabete? Le verdure non amidacee sono verdure con un contenuto di carboidrati relativamente basso per 100 grammi. In linea di massima, le verdure con 5 grammi o meno di carboidrati per 100 grammi di peso potrebbero essere definite come verdure non amidacee. Il diabetico potrebbe basare i pasti su queste verdure. I non amidacei, infatti, sono a basso contenuto di carboidrati e calorie ma ricchi di fibre e molti nutrienti, mantengono quindi il nostro corpo in ottima forma. L’American Diabetes Association consiglia ai diabetici di dedicare metà del piatto giornaliero alle verdure non amidacee.

Qual è il segreto del cioccolato? Il segreto del cioccolato si chiamano catechine, antocianine e proantocianidine. Sono dei polifenoli ovvero delle sostanze naturali particolarmente presenti in molti prodotti del regno vegetale che hanno mostrato avere molteplici proprietà. Il cioccolato fondente stimola la produzione di serotonina e svolge, quindi un’azione molto positiva verso il sistema nervoso. La serotonina, infatti, è un ormone prodotto dal cervello che provoca il buonumore. Quando la produzione non è sufficiente si va verso la depressione. In genere gli antidepressivi hanno la funzione di normalizzare i livelli di serotonina. Il cioccolato fondente quindi svolge una vera azione antidepressiva naturale.

Come riconoscere il buon cioccolato? Il primo passo è nell’osservare il suo aspetto. La superficie deve essere lucente e liscia. La tavoletta si deve spezzare senza sbriciolarsi. La pasta interna deve essere omogenea e compatta. A questo punto bisogna testare la consistenza. Mettendo in bocca il cioccolato deve rimanere liscio e non si devono sentire i piccoli grumi di polvere di cacao. Il buon cioccolato si scioglie in bocca finemente. Sempre in bocca si deve percepire il suo aroma. Non deve sapere di cotto e nemmeno di tostato. Infine annusate il profumo. L’odore del cioccolato deve inebriare i sensi e stuzzicare subito la fantasia di chi lo sta mangiando. Il sapore del cioccolato non deve essere acido o rancido. Se percepite l’acidità non è buono.

Come conservare il cioccolato? Per conservare il cioccolato al meglio bisogna evitare il frigorifero. E’ un luogo umido con molti odori. L’ideale sarebbe metterlo in una dispensa, tra i 10° e i 18° gradi, lontano da fonti di calore. Se fa troppo caldo e rischia di sciogliersi a quel punto il frigo resta l’ultima soluzione. Se si decide per questa soluzione bisogna avvolgerlo in carta di alluminio, messo in un sacchetto per alimenti e chiuso in un contenitore ermetico. Questo per evitare che assorba umidità e odori. Se lo conservare in frigo prima i mangiarlo è bene estratto dal frigo a temperatura ambiente per qualche ora. In questo modo è più gustoso.

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