Carini: dirigente scolastico aggredita. Sostegno dal sindacato

Aggredisce la preside per una nota sul registro comminata alla figlia. E’ accaduto  all’istituto comprensivo Calderone di Carini. La dirigente scolastica, Claudia Notaro, nel tentativo di sedare gli animi, sarebbe stata prima sbattuta al muro e successivamente malmenata. Minacce verso la preside anche da parte del nonno della ragazzina. Il capo d’istituto è stata colta da un malore e trasportata in ospedale con l’ambulanza, anche per le escoriazioni e i lividi riportati nel corso della colluttazione. «Sono molto delusa – dichiara – perché abbiamo fallito: abbiamo attivato l’Osservatorio sulla dispersione scolastica e le operatrici psicopedagogiche. La classe è attenzionata da tempo ed è destinataria di un progetto di Educazione alla legalità. Ma purtroppo siamo soli».

Sulla vicenda ha preso posizione Dirigentiscuola-Di.S.Conf,  unica organizzazione nel panorama sindacale che  rappresenta solo l’area della dirigenza. «Apprendiamo con indignazione e sconcerto, afferma il presidente provinciale Alberto Celestri,  che la collega  è stata aggredita dalla mamma di un’alunna frequentante il predetto Istituto, per motivi, pare, riconducibili ad un presunto rimprovero che la figlia avrebbe ricevuto da parte di un docente. Al di là delle motivazioni che hanno determinato l’aggressione e che sarà compito della magistratura accertare, come Organizzazione sindacale di categoria, nell’esprimere pieno sostegno e solidarietà alla collega, finita in ospedale con una prognosi di 7 giorni,  sentiamo il dovere di stigmatizzare l’ episodio, grave di per sé, ma ancora più grave perché rivolto contro un pubblico ufficiale nell’esercizio della sua funzione».

“La scuola non può continuare, come sempre più spesso accade, ad essere vittima indifesa di attacchi da parte di chi dimostra di non saper agire il ruolo parentale”, afferma la presidente regionale Maria Catena Trovato. «Difendere chi rappresenta la scuola assieme a tutti coloro che giornalmente si spendono a favore delle nuove generazioni, vuol dire difendere la stessa Istituzione. Auspichiamo, pertanto, prosegue la presidente, che le Istituzioni tutte, a partire da quelle locali, facciano quadrato attorno alla dirigente ed all’Istituzione che rappresenta. L’Educazione riguarda la società tutta e, quindi, la scuola non può essere lasciata da sola ad affrontare sfide attuali senza precedenti.  Se l’Educazione, come ampiamente riconosciuto anche dall’U.E. è  l’asse portante del cambiamento culturale, economico e civile,  indispensabile a risollevare il Paese dalla crisi resa più grave dall’emergenza in corso, occorre che dalla società civile provengano segnali forti a tutela delle Istituzioni che sul territorio sono baluardo di legalità e speranza per il futuro. È inammissibile che, episodi come questo, sempre più spesso assurgano agli “ onori” della cronaca senza che nei confronti dei responsabili ci sia poi un ritorno mediatico forte rispetto alle conseguenze, escludendo categoricamente che possano rimanere impuniti. Dirigenti e personale tutto della scuola, specie in un momento così difficile per la pandemia in corso, lavorano tra mille difficoltà e si spendono ogni giorno per garantire agli studenti una qualità elevata dell’offerta formativa. Non si può lavorare “in trincea”  ed essere lasciati soli alla mercé di chiunque si arroghi il diritto di agire violenze verbali e, peggio ancora, fisiche.  La barbarie della violenza non può e non deve essere tollerata.
La solidarietà che esprimiamo alla collega Claudia Notaro si accompagna ad un forte appello nei confronti delle Istituzioni tutte dalle quali ci si aspetta azioni concrete di solidarietà e giustizia».
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