Matilda De Angelis è Caterina da Cremona nella serie-evento, Leonardo, in onda dal 23 marzo su Rai Uno. Definisce i suoi genitori come due matti. «Uno era un punkabbestia negli anni ’80 a Bologna; l’altra una strega fricchettona. Due persone illuminate, nel cercare di insegnare a me e a mio fratello a vivere le nostre passioni, senza dimenticare mai che la vita è dura». La madre l’ha incoraggiata nel percorso artistico ed è stata sempre a suo fianco. Le ha insegnato a tirarsi su le maniche. «La pappa pronta non ce l’hanno mai offerta».
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Matilda De Angelis si definisce atea. «Atea. Neanche battezzata. Si vive bene lo stesso. Mi dispiaceva solo, da piccola, che agli scout non conoscevo le parole delle preghiere e delle canzoni in chiesa». A che scrive che lei è buddista risponde senza mezze parole. «No. Amo il pensiero, l’ho interiorizzato, ma non lo pratico per rispetto di una cultura che ha bisogno di costanza. Non riuscirei mai a praticare mattina e sera 30 minuti di “Nam myoho renge kyo”. Al momento non so neanche dove mi addormento e dove mi risveglio il giorno dopo…».
Matilda De Angelis ha fatto l’amore per la prima volta a 18 anni a Londra con il suo fidanzato di allora, il bassista del suo gruppo. Ha dato il suo primo bacio in terza media, a Pianoro, appennino bolognese, nel gioco della bottiglia. Un bacio solo a stampo, niente lingua. Sogna di potere fare un musical su una donna che decide di diventare uomo, ma durante l’operazione c’è un blackout in ospedale, e lei acquisisce un superpotere plastico, per cui può diventare non solo uomo, ma tutto quello che vuole.