Come mangiare i ceci per abbassare la glicemia? Ecco il trucchetto della nonna

Come mangiare i ceci per abbassare la glicemia? I ceci sono indicati per abbassare la glicemia. Non vengono assorbiti immediatamente dall’intestino, fanno abbassare la glicemia ed evitano che si alzi troppo. I ceci contengono una grande quantità di magnesio che aiuta a controllare il glucosio. Possiedono un basso indice glicemico ed evitano, quindi, che la glicemia si alzi. I ceci non sono da mangiare come contorno ma come secondo piatto.

I ceci aiutano a perdere peso? Sono un alimento ipocalorico e apportano calorie e fibre. I ceci sono adatti a chi deve perdere peso e mantenersi in forma. Possiedono un’eccellente azione diuretica. Apportano molte fibre, che favoriscono la regolarità dell’intestino. Sono anche una fonte di vitamine B. Le loro fibre aiutano a contrastare la stitichezza e la fame nervosa. Il basso indice glicemico diminuisce quello dell’intero pasto grazie alle fibre.

Come mangiare i ceci per assumere poche calorie? Bisogna mangiarli a piccolissime porzioni. I ceci secchi apportano 361 calorie. Se sono cotti, invece, ne apportano 120 di calorie. La pasta con i ceci apporta ben 660 calorie per porzione. I ceci in farina apportano 315 calorie. Bisogna stare attenti alla loro quantità. Se si scelgono secchi non andare oltre i 70 grammi. Se si scelgono freschi, invece, anche 150 grammi.

I ceci aiutano ad abbassare il colesterolo? Contengono le saponine, sostanze che esercitano un’influenza positiva sulla riduzione del colesterolo e dei trigliceridi. I vantaggi concreti per la salute del cuore sono enormi. La presenza di omega3 nei ceci, infatti, aiuta a diminuire l’assorbimento del colesterolo. Questi acidi grassi, inoltre, hanno la capacità di abbassarne il livello nel sangue. I loro benefici si estendono a tutto l’apparato cardiovascolare grazie alle fibre.

Come si riconoscono i ceci buoni? Bisogna acquistare ceci di diversi tipi in quantità limitata. Indirizzarsi verso prodotti provenienti da agricoltura biologica. Leggere bene i valori nutrizionali e la provenienza riportati per legge sull’etichetta. Controllare la data di scadenza. Assicurarsi che non ci siano sostanze estranee. Verificare che i semi risultino integri, non presentino macchie o buchetti e non comincino a sbriciolarsi. Possono essere infestati, infatti, dalle tarme del cibo.

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