Mobilità, dal Recovery Plan quasi 4 miliardi alle opere ferroviarie del Sud

Recovery Plan, Mobilità, quasi 25 miliardi alle opere ferroviarie con 14,79 miliardi a tre dorsali e 6 linee principali. Uno specifico capitolo e’ dedicato all’investimento per il “potenziamento, elettrificazione e resilienza delle ferrovie nel Sud”, con una dote di 2,4 miliardi. Sempre nel Mezzogiorno, vengono previsti 700 milioni per il “miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud”. Ancora al Sud, vengono assegnati 940 milioni al potenziamento delle reti ferroviarie regionali.
Per quanto riguarda la mobilità nella bozza di Recovery plan, che dovrebbe andare domani al Consiglio dei Ministri, si punta su ferrovie e alta velocità. Per potenziare la rete ferroviaria (Alta Velocità, capacità, materiale rotabile, nodi, stazioni e ammodernamenti tecnologici) la bozza di Recovery Plan che dovrebbe andare domani al Consiglio dei ministri, assegna 24,97 miliardi. La parte principale riguarda le reti ad Alta Velocità, che assorbono quasi 15 miliardi (14,79). I tre progetti previsti al Mezzogiorno – completamento della Napoli-Bari, della Palermo-Catania e della Salerno-Reggio Calabria – valgono 4,64 miliardi. Quasi doppio (8,57 miliardi) l’impegno economico per le tre linee da completare nel Nord Italia: la Brescia-Padova, la Liguria-Alpi e la Verona-Brennero (inclusa la Fortezza-Verona). All’avanzamento di tre dorsali nel Centro-Sud sono assegnati 1,58 miliardi. I progetti finanziati sono la Roma-Pescara, la Orte-Falconara e la Taranto-Battipaglia. Quasi 3 miliardi (2,97) vengono stanziati per la linea di investimento dedicata a “Rafforzare i nodi metropolitani e i collegamenti nazionali chiave”. Il riferimento riguarda i “valichi di confine svizzeri sulla Liguria-Alpi” e alle “dorsali centrali e di accesso ai porti e nelle regioni del Sud”.

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