Come mangiare i carciofi per abbassare la glicemia? Ecco il trucchetto della nonna

Per abbassare la glicemia bisogna mangiare i carciofi crudi con olio e limone. E’ un piatto facile da preparare. Dopo avere pulito i carciofi, infatti, bisogna tagliarli ad insalata e aggiungervi dell’olio. Questo aiuta a ridurre l’indice glicemico dei pasti. I carciofi possiedono già un indice glicemico basso pari a 20. Con l’aggiunta dell’olio si riducono le impennate post-prandiali della glicemia. Aggiungendo del limone si tiene sotto controllo la glicemia.

I carciofi sono ricchi di inulina. E’ un polisaccaride che non viene utilizzato dall’organismo per la produzione di energia e quindi migliora il controllo della glicemia nei diabetici. E’ una fibra solubile. Nei carciofi è rilevante infatti il contenuto di fibre. Ve ne sono circa 15 grammi per porzione. Una quantità che rappresenta più del 50% del fabbisogno giornaliero. L’inulina si trova nelle parti dei carciofi più vicine al cuore.

Quali sono i cibi che contengono inulina? L’inulina, oltre che nei carciofi, si trova nei tuberi topinambur e scorzanera. Buone concentrazioni se ne hanno anche nel pregiato fungo tartufo bianco. Inulina abbiamo anche nella pianta agave e tarassaco, nelle verdure e in particolare nella cipolla, l’aglio, gli asparagi, il porro e il pomodoro. Tra i frutti si trova anche nelle banane. Fra i cereali la contengono frumento, segale e orzo.

Quali sono i benefici dell’inulina? Ha proprietà dolcificanti. La sua assunzione non influenza la glicemia perché non stimola la secrezione di insulina. Si può per questo utilizzare nei prodotti destinati ai diabetici. Questa sostanza ha un’azione prebiotica. Stimola la crescita di batteri benefici come i Bifidobatteri presenti nella microflora dell’intestino. Ostacola la crescita di microrganismi pericolosi come Escherichia coli, Salmonella, Listeria e Shigella. Migliora l’assorbimento del magnesio e del calcio.

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