Cefalù: studentessa fra le eccellenze 2021 entra nella Summer School di lingua inglese

Una studentessa del Linguistico di Cefalù fra le eccellenze 2021. E’ entrata nella Summer School di lingua inglese tenuta direttamente dai docenti universitari del Corso di Laurea in Scienze della Mediazione Linguistica. E’ Giorgia Giallombardo (nella foto) che per quest’anno si accinge a chiudere la sua esperienza scolastica in Austria. L’abbiamo intervistata.

Perchè hai deciso di partecipare a questa gara di eccellenze?
Ormai siamo sempre più consapevoli del fatto che la lingua inglese è entrata a far parte della nostra quotidianità. L’inglese è la lingua del turismo, del commercio, della scienza, della tecnologia… Insomma, un passepartout in grado di aprire moltissime porte. E avere la possibilità di frequentare un corso di lingua inglese, gratuitamente, e per di più tenuto direttamente da docenti universitari, era un’occasione che non potevo di certo lasciarmi sfuggire. Inoltre, frequentando il liceo linguistico, il mondo della mediazione linguistica mi affascina ed è un percorso che sto prendendo in seria considerazione per il mio futuro universitario. Viaggiare o vivere in un paese straniero è sicuramente l’esperienza migliore per approfondire le competenze linguistiche… E chi più di me può affermare ciò, io che sto vivendo da 10 mesi un’esperienza da exchange student in Austria? Tuttavia, avere l’opportunità di frequentare una summer school, totalmente in lingua inglese, migliorerà sicuramente la mia conoscenza di questa lingua.

Come si sono svolte le gare?
Innanzitutto, ho dovuto compilare un modulo di partecipazione. Successivamente, ho svolto un test di conoscenza della lingua inglese, un test di tipo motivazionale e psico-attidudinale e ho scritto una lettera di motivazione in lingua inglese.

Alla fine cosa hai provato quando hai saputo del risultato?
Ho provato una gioia immensa e ho dato subito conferma della mia partecipazione. Non vedo l’ora che inizino le lezioni per poter conoscere i ragazzi che, da ogni parte d’Italia, condivideranno con me quest’esperienza e con i quali sono previsti lavori di gruppo. Inoltre, il fatto che questo corso sarà tenuto da docenti universitari mi darà un assaggio di quella che sarà la mia futura vita accademica.

Il prossimo anno tornerai a scuola con i tuoi compagni di Cefalù cosa ti ha dato questo anno all’Estero?
Quest’anno all’estero mi ha dato tanto: sono partita a settembre dell’anno scorso, piena di entusiasmo all’idea di scoprire qualcosa di nuovo, di sconosciuto. Tutto è iniziato quasi come un gioco e quando la gente mi diceva “Quest’esperienza ti cambierà” oppure “Quest’esperienza ti segnerà a vita”, io pensavo fossero solo frasi fatte. Poi sono arrivata in Austria, con persone che parlano una lingua che, di certo, non è tra le più comprensibili, con abitudini molto diverse dalle nostre… Ed è stato a questo punto che mi sono detta: “Ops, di certo, non è una passeggiata; qui la situazione comincia ad essere complicata!”. Ci sono stati dei momenti difficili, in cui ho avuto voglia di mandare tutto all’aria: lezioni che non capivo, giorni in cui sentivo la nostalgia del calore italiano. Credo che non esistano parole per esprimere a fondo quest’esperienza. È una cosa che va vissuta, ma solo con uno spirito giusto che è quello dell’adattamento, che ti porta a fare cose che non avresti mai fatto e che ti fa andare al di là dei tuoi limiti. Quest’anno all’estero mi ha insegnato che io sono la responsabile di me stessa: ci sono alti e bassi ed è qui che avviene la crescita, perché sei tu che, autonomamente, superi le difficoltà. Fin da subito, ho capito che il destino del mio anno era nelle mie mani e che stava a me lasciare che fosse dipinto per essere il quadro più bello, con i colori della mia famiglia ospitante, dei miei amici di scuola, degli altri exchange students con me in Austria e a fare da cornice… i meravigliosi paesaggi che mi hanno circondata.
Fare esperimenti nel laboratorio di chimica della mia nuova scuola, fare l’angelo su metri e metri di neve, ascoltare il notiziario alla radio con i miei genitori ospitanti o preparare dei biscotti, andare con amici, persone che, fino a non molti mesi prima, non conoscevo, a vedere un film o a pattinare su un lago ghiacciato, i mercatini di Natale, cercare le uova colorate in giardino a Pasqua, raccogliere le fragole in estate: sono persone, posti, ricordi semplici, eppure belli e forti, come parte di un sogno che porterò sempre nel mio cuore e, che, probabilmente, segnerà il mio futuro, la mia vita, per sempre.
Dopo quest’esperienza, mi sento di consigliare una sola cosa ai ragazzi della mia età: partite, perché fare le valigie e andare alla volta di esperienze inaspettate, indipendentemente dalla destinazione,  sarà sempre la decisione migliore che possiate prendere. Aprite la vostra mente a ciò che non fa parte della vostra quotidianità e siate pronti ad accogliere tutti ciò che vi si presenta, perché non si è mai troppo grandi per imparare e crescere.

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