Un mostro di ferro e lamiere che campeggia lungo una costa bellissima

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Un capannone, oggi in disuso, un mostro di ferro e lamiere che campeggia lungo una costa bellissima, di circa 10 km, un tempo occasione di riscatto e di speranza per tanti operai campofelicesi e del comprensorio, che vi trovarono un lavoro onesto e dignitoso, ma anche luogo di morte per tre figli, mai dimenticati, di questo territorio Antonino Catanese, Nicola Cortina e Giuseppe Restivo
Oggi, finalmente, dopo tanti anni, un atto concreto, un gesto di attenzione della attuale proprietà del sito industriale nei confronti di una comunità che ha pagato tanto in termini ambientali, paesaggistici, sociali ed affettivi..
In questi giorni, infatti, sono state rimosse le lamiere esterne, poste lungo la superficie laterale e sulla copertura del vecchio stabilimento industriale, eliminando parte di quegli elementi che contribuiscono ad alimentare l’immagine tetra e di degrado che aleggia in quei luoghi.
Stamane, insieme alla Giunta ed al Presidente del Consiglio comunale abbiamo eseguito un sopralluogo presso il sito con l’Amministratore Delegato di Madonie Investimenti srl e lí, in presenza dei tecnici incaricati, abbiamo potuto evidenziare l’impellente necessità che si ponga, al più presto, rimedio a tutto ciò che è stato.
Il nostro auspicio è che intanto possa trovare accoglimento la nostra richiesta di rimozione anche delle parti in ferro della struttura, al fine di dare un concreto segnale alla Comunità circa la volontà di recuperare, in termini ambientali e paesaggistici, quell’area che rappresenta il nostro ingresso al litorale ed alla bellezza che stiamo cercando di valorizzare e promuovere.
La nostra Amministrazione, in questi anni (nonostante la pandemia) ha profuso ogni energia per continuare il percorso di bonifica e di riqualificazione del territorio intrapreso con impegno e determinazione dalle precedenti Amministrazioni Vasta e Battaglia e posto in essere tutte le attività necessarie per la tutela ambientale ed il recupero dei siti, nel segno della piena salubrità degli stessi, contrastando ogni tentativo di speculazione.
Fin dal nostro insediamento abbiamo sempre seguito e vigilato sull’espletamento delle procedure di bonifica e rimozione dei rifiuti, avviate con ordinanza del Sindaco Battaglia del 2013, che sono in fase di definizione, sotto il profilo ambientale.
Dal punto di vista paesaggistico, abbiamo sempre auspicato interventi concreti , considerato soprattutto l’impatto di questa struttura in un’area di grande pregio quale è la zona costiera, le cui grandi potenzialità di sviluppo turistico sono state ad oggi deturpare dalla presenza di questo grigio relitto.
Il nostro ruolo, ma anche il nostro impegno, è quello di porre in essere tutte le azioni necessarie per definire l’integrale recupero e la riqualificazione di un’area che, prima della svolta industriale, fu dei contadini di Campofelice, vigilando affinché vengano definiti in modo efficace gli interventi a carico della proprietà.
Noi continuiamo ad andare avanti con determinazione ed impegno per la nostra Campofelice.
Il Sindaco Michela Taravella

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